PioggiaPIOGGIA D’APRILE

 

Benvenuta pioggerella.

Finalmente la sento

battere allegra

sulle imposte serrate.

Nel tepore delle coperte

la vedo scendere fitta

 da scure nubi blu

e scoloriti celesti pompon.

E vien l’ora

d’aprire l’occhi

e salutare il giorno.

Non arriva lontano

l’assonnato sguardo

che l’insperata pioggia

chiude l’orizzonte

come benefica manna.

Respiro profondamente

questa fresca umidità

che mi scorre

veloce tra aride cellule.

Dovrei uscire tra non molto

e se smettesse un pò!

lascierebbe  spazio

alla solare stella.

E invece piove.

Meno allegra

alla luce del giorno

la trasparente coltre

che tranquillamente

aspetto che passi.

Gocce e goccioloni

hanno beneficato

i miei quattro vasetti

di ormai scomposti gerani

che la generosa primavera

ha annaffiato.

Ma quanto m’è cara

quest’acqua

che imparzialmente bagna

rosseggianti tetti

e aridi terreni,

svettanti campanili

e miseri tuguri,

allegri benestanti

e miserabili viventi.

Dovrei uscire

ma aspetto….paziente!

N’è venuta tanta

di umida grazia

che potrebbe cessare

ma piove ancora,

 è ormai traboccante.

Raffreddato e deluso

 giro per casa,

passando irrequieto

le ore restanti,

aspettando il sereno.

Ma all’infinito piove

e ancor men luminosa

sarà la serata,

per quest’acqua benedetta

tanto desiderata.

Sinceramente parlando,

dico basta!

Anche s’era meno abbondante,

mi sarei accontentato!

                                      Ceronte  

                        (Maggio 2014)