L’allungamento della vita media e l’aumentata fragilità dei rapporti amorosi e lavorativi portano molte persone tra i quaranta e i sessant’anni a cedere a freschi innamoramenti o a incappare in nuove e complesse scelte occupazionali.
Gli «anta» costringono a fronteggiare, spesso con insicurezze e frustrazioni, mutamenti decisivi: il corpo è soggetto a un graduale e a volte impercettibile mutamento, cambia la visione del futuro e vengono risistemati i ruoli occupati in famiglia e in società. Ma buon senso ed equilibrio possono garantire sorprendentemente un trascorrere sereno della “terza età”, se tutte le energie si presentano impegnate a contrastare gli inevitabili mutamenti, pronte a consentire scelte sempre appropriate e adatte ad esplorare, e con soddisfazione, tutte le potenzialità, comprese anche quelle troppo spesso testardamente misconosciute.