Le piante di zucca strisciano e spesso vanno molto lontano…………….. Anche la zucca di Halloween in effetti arriva tanti secoli fa. Il primo seme l’hanno piantato i Celti, ovvero le popolazioni che abitavano l’Europa del nord al tempo dei primi romani, costoro nella notte fra il 31 ottobre e il 1° Novembre festeggiavano il loro Capodanno celebrando Samhain il dio del Sole, che proprio allora andava ad addormentarsi. In questo periodo i colori tipici erano l’arancione per ricordare la mietitura e il nero a simboleggiare l’imminemte buio dell’inverno. Le avremmo pure noi le feste di novembre: belle, antiche e italianissime. Il dolcetto per esempio, quello che i bambini vanno a chiedere qua e la travestiti da fantasmi o da streghette: noi l’avevamo già, in Lombardia e Veneto si chiamano ossa dei morti e sono croccanti fatti con mandorle e anice. Ma quasi tutte le regioni hanno i loro dolci: fave, favette, stinchi dei morti, ossa da mordere. In Sicilia poi, era tradizione che i bambini, svegliandosi il mattino di Ognissanti, trovassero sul cuscino un piccolo regalo, l’avevano portato le anime buone dei defunti nella notte. Un poco più in la, l’11 novembre, c’è San Martino che un tempo era una festa grandissima. Dappertutto si tenevano mercati e fiere, si accendevano enormi falò, si beveva il vino nuovo e si allestivano allegri banchetti per salutare la fine della stagione dei lavori agricoli e per augurarsi un inverno non troppo freddo; ai bambini San Martino portava regalini oppure – se erano discoli – una piccola frusta. Ma c’è anche un’altra festa da non dimenticare: il 2 Novembre, cioè il ricordo dei defunti, sembra una ricorrenza poco allegra, ma in realtà portare un fiore al cimitero ci aiuta a ripensare alle persone che abbiamo amato e con le quali siamo stati felici.