DSCN3610

Anche questa estate siamo andati in Germania, fino ad Amburgo, in auto. A tappe, una all’andata e, almeno, un paio al ritorno.

DSCN3606

DSCN3614

Una volta arrivati, quest’anno abbiamo fatto solo un paio di escursioni in quanto eravamo impegnati a fare i baby sitters full time.

Guidare in Germania a me piace perché,  oltre al fatto che le autostrade sono gratuite e il carburante costa meno (tra i 25 e i 30 centesimi in meno che da noi), non c’è mai molto traffico, anche nelle città, le strade sono tenute molto bene e la guida è rilassante, tranne che sulla ‘romantik strasse’ dove il traffico è a livello ‘italiano’, con un gran numero non solo di turisti con auto i pullman ma anche con molti mezzi commerciali ed agricoli in quanto quella regione è molto industrializzata e sembra il nostro Veneto con capannoni e fabbriche sparsi tra i campi coltivati. con una strada tortuosa che passa in mezzo ai centri abitati, e, anche se quei quattro/cinque centri famosi sono molto belli, di romantico, a mio avviso non ha molto.

Generalmente quando siamo all’estero e siamo in movimento proviamo la cucina locale, ma cominciamo ad essere un po ……. saturi della cucina tedesca e quest’anno abbiamo ceduto e abbiamo cominciato a frequentare i locali italiani.

Abbiamo trovato i menù anche in italiano, così si può capire cosa si mangia e possiamo variare i piatti senza troppi rischi, il personale o perlomeno i titolari parlano italiano e ci si può spiegare e apportare qualche variazione, cosa che con i menù in tedesco non è facile anche perchè i tedeschi, di per sè, non sono elastici, le porzioni sono si abbondanti ma non alla tedesca. Infatti le porzioni tedesche, o come dicono loro da ‘uomo’ sono sufficienti, tranne che nei locali top di gamma, per due persone, almeno secondo i nostri standard, e ……. non sono piatti leggeri.

Abbiamo provato anche la pizza di un pizzaiolo napoletano, e la pasta era proprio buona anche se la farcitura era un po elaborata (la prossima volta dobbiamo chiedere la ‘Margherita’) adatta ai gusti locali. Mentre la pasta in genere, almeno nei locali che abbiamo frequentato, se la fanno in casa.

Certo bisogna scegliere i locali con un po di accuratezza, ma ormai posso dire che abbiamo un po di esperienza e di occhio, anche perchè molti locali hanno solo il nome di italiano, e forse la proprietà, ma sono gestiti da albanesi, croati, magrebini, che magari hanno lavorato in Italia ed imparato l’italiano e a cucinare (più o meno) all’italiana. Ed inoltre ci si può informare via internet su vari siti, tipo TripAdvisor e simili, su cosa offre la piazza.

A nostro avviso, forse grazie alla crisi di astinenza da ristorante italiano, la qualità dei locali italiani è più che buona, anche perchè i tedeschi sono molto esigenti e badano molto al rapporto qualità/prezzo ed i ristoranti italiani non sono più nella fascia bassa che è, ora, occupata, da quelli asiatici, magrebini e greci, ma li possiamo tranquillamente collocare nella fascia media o alta.

DSCN3621

DSCN3622DSCN3633

DSCN3623

Paolo