Gita e Visita Villa SelvaticoLunedì 24 Maggio, organizzato dalla nostra Presidentessa Giancarla, con una quindicina di soci, siamo andati a visitare alcuni luoghi di Battaglia Terme, e precisamente la Bellissima Villa Selvatico e il Meraviglioso Museo Della Navigazione Fluviale sulle rive del Canale Battaglia . Due siti che rappresentano la vita dell’uomo, agli antipodi l’una con l’altra. La Villa rappresenta l’agiatezza e il benessere degli  abitanti di Battaglia Terme. il Museo Della Navigazione ci ha fatto conoscere le fatiche e l’amore dell’uomo per il fiume e tutto ciò che con esso si commerciava con il resto D’Italia.

Nella villa, restaurata di recente dopo un lunghissimo abbandono, abbiamo visto delle interresanti opere pittoriche (di vari artisti) e alcune di esse rappresentano vari episodi della fuga di ENEA (e forse di Antenore, conosciuto come il fondatore della città di Padova) dopo la distruzione  della citta di Troia. All’interno della stessa, vi sono mobili e lampadari di pregio, in particolare un maestoso lampadario, tutto colorato, di vetro di Murano. La nostra guida ci ha edotto che la Villa a volte viene noleggiata per feste e matrimoni e che alcune stanze sono state recentemente affittate ad attori provenienti dagli Stati Uniti. I giardini e i viali della Villa sono molto curati e sono in attesa di un ulteriore ampliamento.

Dopo la Villa siamo andati a visitare il Museo della Navigazione Fluviale, sito anch’esso a Battaglia Terme. Museo fortemente voluto dal  “Vecchio e ultimo barcaro” Riccardo Cappellozzo, che con pazienza e tenacia e con l’aiuto di tanti suoi amici, EX BARCARI, ha raccolto dalle case del luogo e da altre provincie vicine, testimonianze e tutto quello che gli è stato possibile raccogliere “FOTO, MODELLINI, ATTREZZI”, oggetti d’uso quotidiano riguardanti la vita dei Barcari e la navigazione nel fiume. Con questi Barconi trasportavano tutto quello che all’epoca era neccessario per l’economia del   luogo Pietre (TRACHITE), cemento, grano, farina, riso,bestiame,tessuti. Il nostro ospite ci ha spiegato come avveniva la navigazione nel fiume. All’inizio essa avveniva con vele e a remi, poi con cavalli che con lunghe  corde trainavano i  barconi dalle rive del fiume, e in tempi più moderni, con motori Diesel. Ora da tutto questo da 30 anni non si fa più con l’avvento del trasporto su gomma. Sono rimasto molto colpito dalla richezza di questo museo,  che io e  come molti di noi non conoscevamo, però molto conosciuto e apprezzato dalle riviste culturali all’estero. Le cose esposte, le foto e i racconti del Sig. Riccardo, mi hanno fatto rammentare, quando da bambino, con mio padre, allora carrettiere,  mi portava a vedere i cavalli, che sulle sponde del  fiume Brenta,trainavano i barconi carichi di carbone, fino al porticciolo che si trovava in via Trieste, dove era situato il vecchio Gasometro di Padova (Dove adesso c’è il parcheggio degli Autobus della Sita), da qui le Benne delle Gru scaricavano il “Carbone Vergine” e lo depositavano nei nastri trasportatori che lo portavano davanti ai forni dove esso veniva bruciato per estrarne il Gas che veniva poi distribuito attraverso la rete della città per i vari usi. Alla fine del ciclo dell’estrazione del Gas, il carbone  dopo il raffredamento cambiava” struttura”e diventava Carbone COKE, quello che poi i Carbonari con tanta fatica caricavano nei loro carretti e che poi vendevano alle famiglie della Città e dintorni, serviva per  cucinare e riscaldarsi. Al termine della visita  per me positiva (Viaggio nel Passato) mi ha fatto  ricordare mio padre che  ritornava a casa molto stanco dal suo lavoro, mi ha fatto capire che alcuni  mestieri di all’ora (Barcaro o Carrettiere)  certamente debilitavano fisicamentemuseo della navigazione Fluviale

Gincarlo     SIENA 2000