Giovedì pomeriggio una ventina di soci ha preso la palla al balzo per un giro “low cost” alla Cappella degli Scrovegni,  Museo Eremitani, Palazzo Zuckermann. Prima della visita alla Cappella un’immersione nel mondo di Giotto in Sala Multimediale, che ospita un percorso di postazioni multimediali, di realtà virtuali, filmati e ricostruzioni reali, dove i soci hanno potuto soddisfare qualche curiosità relativa al grande maestro, alla sua opera e al contesto in cui ha operato.

La visita alla Cappella ha proposto 20 minuti in una sala di decontaminazione in cui viene presentato un filmato sull’intervento conservativo degli affreschi, realizzato da Giuseppe Basile dell’Istituto Centrale per il Restauro. Altri 20 minuti all’interno della Cappella ad ammirare quelle pareti affrescate da Giotto in un modo assolutamente innovativo, con quella capacità di resa espressiva dei sentimenti, delle emozioni, dei diversi stati d’animo.

Alzando gli occhi al soffitto stellato della volta a botte della cappella, si ha la percezione del cielo, qualcosa che sta fra il tempo e l’eterno. Un’occhiata veloce alla sequenza dei riquadri nei tre “registri” che narrano le  Storie di Gioacchino e di Anna, della Madonna e di Gesù; qualche minuto d’attenzione al Giudizio universale e alle allegorie dei Vizi e delle Virtù che portano all’Inferno e al Paradiso.  Troppo pochi purtroppo 20 minuti per soffermarsi su un’opera così grande, ma siamo già stati fortunati perché nei periodi di grande afflusso il tempo concesso è di 15 minuti.

Un giretto poi al Museo degli Eremitani per dare un’occhiatina alle maggiori opere esposte. La collezione Emo Capodilista (543 opere)  con il “Giovane Senatore” del Bellini, le tavole dl Tiziano e del Giorgione (attualmente nella Mostra dedicata al Giorgione), la Salomé dello Strozzi, la Minerva di Pietro Liberi, ecc.  Tappa d’obbligo alla Croce di Giotto e all’originale della pala del Padre Eterno  (in cappella c’è la copia), proseguendo poi con gli Angeli del Guariento e la Madonna della Tenerezza del Mantegna. Veloce visita alle sale destinate ai pittori del 500, 600 e 700 non trascurando comunque di osservare la grande pala di S. Giustina e l’Ultima Cena del Romanino, le opere del Tintoretto e del Veronese, la pala del Tiepolo e le statue del Canova.

Ultima tappa Palazzo Zuckermann:  un giro al primo piano tra gli arredi, le arti applicate e decorative, le ceramiche, i pizzi e i gioielli appartenenti al periodo che va dal 17° al 19° secolo.  L’ultima mezz’ora del nostro pomeriggio culturale tra le monete antiche, il Medagliere, i dipinti, le statue ottocentesche del Museo Bottacin.

Quanto patrimonio artistico abbiamo a Padova e quanto poco tempo dedichiamo a queste conoscenze.

E’ stata una visita non guidata, ma ritengo sia stata comunque utile a scopo informativo per chi intende ritornarci con più calma od un revival con gli amici per chi c’era già stato.

Grazie a tutti quelli che hanno partecipato.

ATTENZIONEdal 18 novembre 2010 e per sei mesi è possibile visitare, virtualmente in altissima risoluzione e gratuitamente, il capolavoro di Giotto.
La visita permette di scorgere ogni minimo particolare, anche il più lontano e invisibile agli occhi del visitatore – collegarsi ai siti www.ilsole24ore.com/scrovegni o www.haltadefinizione.com.