img_5522Avevo da tempo voglia di ritornare in Inghilterra, dopo tanti anni, per guidare Sergio alla scoperta di questo incredibile paese. La spinta mi è arrivata quest’anno: andare a trovare la mia nipote maggiore che a marzo ha deciso di staccarsi dal nido e andare a vivere per qualche tempo in questo paese, dove si perfeziona velocemente l’inglese e si trova in fretta anche qualche lavoretto per mantenersi. Ha scelto Eastbourne, sul mare, la parte più calda dove molti inglesi (soprattutto anziani) vanno a trascorrere le vacanze fino all’autunno inoltrato.

Non potevo, ovviamente, andare ad Eastbourne senza trascorrere alcuni giorni a Londra, che avevo visitato più volte ma sempre in fretta.

Il nostro albergo era posizionato in Cromwell Road, proprio nella zona dei musei ed è qui che abbiamo trascorso la nostra prima giornata, terminandola con un giretto ai magazzini Harrods.

Fra i musei visitati, tutti con ingresso gratuito, il Natural History Museum, che oltre ad una mostra permanente di dinosauri, vanta una collezione degli animali più grandi, alti e rari del mondo;  il Victoria & Albert Museum, che celebra l’arte e il design attraverso un patrimonio di 3000 anni di incredibili manufatti provenienti da tutto il mondo, una vera e propria miniera di mobili, dipinti, sculture, oggetti in metallo e tessuti.

Un altro Museo visitato il giorno seguente, dopo una “full immersion” a Piccadilly Circus (l’ombelico del mondo) e China Town, è stata la National Gallery in Trafalgar Square, un luogo immenso, pieno di dipinti dell’Europa occidentale dal XIII al XXI secolo, dove abbiamo potuto ammirare opere di maestri come Van Gogh, da Vinci, Botticelli, Constable, Renoir, Tiziano e Stubbs. Non è mancata la passeggiata lungo le eleganti Oxford Street  e Regent Street, ammirandone i prestigiosi negozi.

Un’altra mattina ci siamo presentati puntuali alle 11 davanti a Buckingham Palace per vedere il cambio della guardia, ma per motivi di sicurezza non è stato fatto e ci siamo accontentati di veder sfilare le guardie a cavallo (le Royal Horse Guards). Arrivati al Tower Bridge con un tradizionale autobus rosso a due piani (double decker), ci siamo recati alla “Tower of London” la più antica fortezza d’Europa e dopo una breve passeggiata lungo il Tamigi abbiamo scelto un’imbarcazione per arrivare fino alla House of Parliament, Big Ben e Westminster Abbey. Lungo il percorso fluviale abbiamo potuto ammirare i moderni e maestosi edifici del terzo millennio e la grande ruota, chiamata l’occhio di Londra (London Eye).

Numerosi i ristoranti galleggianti lungo le rive del fiume, abbastanza cari rispetto alle altre infinite possibilità di consumare pasti a prezzi fissi, scegliendo fra una vasta gamma di portate.

Molto cari i trasporti per chi non sa organizzarsi con una speciale tessera, che ti permette di salire su più mezzi durante tutta la giornata ad un modico costo.

Dopo i giorni frenetici di Londra, un po’ di relax a Eastbourne che abbiamo raggiunto in un paio d’ore fra treno e pullman. Un posto incantevole non lontano dalla più famosa Brighton (che abbiamo pure visitato), con numerosi alberghi sul lungomare, rigorosamente bianchi e dello stesso stile, un lungo “pier” (molo) in zona centrale dove puoi consumare l’afternoon tea (il tè del pomeriggio) con fette di torta e sandwiches serviti su un portadolci a vari piani.

La zona ti dà la possibilità di essere a contatto con la natura: mare, parchi, campagna, laghetti, fattorie, pascoli e allevamenti, e la meravigliosa passeggiata con vista mozzafiato dalle cosidette “seven sisters”, le sette sorelle scogliere bianche.

Abbiamo visto tanto, ma tanto altro ancora avremmo voluto vedere.

Giancarla

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