uova colorate

Ricordo che verso il tempo di Pasqua, pulivamo  il prato dai ramoscelli caduti dalla potatura degli alberi, la nonna   donava a noi nipoti due uova da far bollire per farle diventare sode e colorarle  con erbe verdi. Quando  arrivava il mattino di Pasqua, si sedeva vicino al focolare e aspettava il suono delle campane, e il lieto scampanio si spandeva per tutta la valle, alzava la testa soddisfatta ed esclamava contenta:  è risorto e anche questa volta, gliela fatta a  quei bastardi!  e accompagnava le parole con un gesto deciso del capo dall’indietro in avanti.