Giovedì ventidue agosto 2019, ore nove.Da quasi due ore sto scrutando il cielo e consultando le previsioni meteo di continuo aggiornata sul mio cellulare per cercare di capire che giornata ci si prospetti dal punto di vista atmosferico, tenuto in debito conto che il giorno precedente una specie di uragano aveva colpito gran parte dell’Italia settentrionale; risposta: tempo incerto, nuvoloso, piovigginoso, ventoso. Da tempo avevo previsto di partire alle dieci in macchina con mia moglie e raggiungere in breve  l’altipiano di Asiago dove dal mese di luglio si trova in vacanza mio figlio Alberto con la moglie Laura e la compagna a quattro zampe Sarah, nel camping “Ekar” dove è posizionato il loro bungalow dove eravamo invitati. Non facile prendere una decisione ma, pochi minuti prima dell’ora fatidica, rompendo ogni indugio, optiamo per la partenza; troppo grande infatti sarebbe stata la delusione e l’amarezza di dover rinunciare a questa opportunità; e bene facemmo in quanto via via che passavano i chilometri, e ci avvicinavamo alla  meta, le condizioni migliorarono rapidamente lasciando spazio al sole, ad un godibile venticello ed a una temperatura sempre più gradevole, fino e dopo il raggiungimento della meta. Dopo i saluti e glia abbracci di circostanza, eravamo pronti per iniziare quella che sarebbe stata una intensa, gradevole giornata all’aria pura da tempo attesa per farci dimenticare in fretta l’opprimente afa che da molti giorni ormai tormenta la nostra Padova. Passeggiata dunque fino alla malga sopra Asiago, pranzo nel semplice, accogliente, caratteristico ristorante nei pressi  situato a base di piatti prelibati e genuini esclusivamente a chilometro 0 ( salumi, formaggi, carni, dolci della malga); rientro poi al camping, breve riposo su una comoda amaca, giochi e scherzi con Sarah, passeggiata nella centrale ed affollata via quattro novembre con l’immancabile consumazione di un gustoso gelato ed alle 19,30 partenza per il rientro a Padova, raggiunta verso le ore 21,30,  sereni e distesi seppur pervasi da una velata malinconia. Troppo veloce erano passate  le ore della bella giornata trascorsa con parte dei  propri cari, godendo dei regali  di una natura generosa. Stiamo già aspettando impazienti una prossima giornata che ci auguriamo come questa.                Vitaliano Spiezia