Ieri, 10 marzo al Museo Veneto del Giocattolo si è svolta la festa di compleanno per Gaia.

Sorprendendo tutti, addetti al Museo e nonni, ed anticipando un’idea in divenire,  i genitori di Gaia hanno chiesto di poter organizzare la festa per i 7 anni della loro bambina.

La direzione del Museo ha accettato ben volentieri ed ha messo a disposizione i locali del ‘laboratorio’ ed organizzato una visita guidata la Museo stesso, ben sapendo di poter contare su alcuni ‘volontari’,  infatti erano presenti Donatella De Mori,  Alessandra Santi,  Giovanni Migliavacca ed io.

I genitori della festeggiata hanno provveduto alla logistica portando piatti,  bicchieri ecc  ed al rinfresco portando dolci in abbondanza come salame di cioccolata, tiramisù ecc. e paninetti con formaggio o salame il tutto preparato da loro, genitori o nonna, tranne la classica torta di compleanno con scritta e candeline, per inciso era tutto molto buono, abbondante e privo di ‘porcherie’ ,  il tutto accompagnato da bibite in quantità più che adeguata sia per i piccoli che per i grandi (spumante dolce e secco).

Dopo che sono arrivati quasi tutti i bambini, circa 25 con relativi mamme ed anche papà, si è cominciata la visita al Museo dividendo in bambini i due gruppi e qui Alessandra e Giovanni hanno dimostrato tutta la loro consolidata esperienza ed abilità nello spiegare i vari giochi e nel coinvolgere i bambini, incuriosendoli e stimolando in loro varie domande, suscitando, da parte dei genitori, stima ed apprezzamento.

Dopo la visita è comincata la festa ……….

Questa ha avuto monto successo tra i bambini, i genitori, ed anche tra gli ospiti del Santa Chiara. Essendo domenica pomeriggio c’erano molti ‘parenti’ in visita che portavano a passeggio per il corridoi della stuttura i loro cari e vedere parecchi bambini correrre per i corridoi del piano terra, magari con qualche gioco, ha portato un pò di allegria ed una ‘botta di vita’

Chi ha avuto qualche problema è stato qualche gioco del ‘laboratorio’ che nei ripetuti incontri ravvicinati con la mani dei bambini soprattutto maschi ha riportato qualche . . . . .  ‘ferita’.

A parte questo piccolo particolare l’esperienza è stata senz’altro positiva sia dal punto vista ludico per i bambini ed anche per i nonni  ma anche e, forse, soprattutto, nell’ottica della filosofia di Civitas Vitae per quanto riguarda intergenerazionalità e l’apertura al territorio.

 Penso che quello di domenica sia stato il primo episodio di un nuovo utilizzo degli spazi del museo anche se  bisogna fare un pò di attenzione e, forse, di selezione dato il particolare ambiente in cui ci troviamo.