il volo del gabbiano

8 agosto 2011 – Un iscritto alla Mediateca viene a restituirci la sua tessera.  Il volto pallidissimo, la barba più lunga del solito.  “Non mi serve più….” Mi dice con un nodo in gola. Lo abbraccio e gli faccio una carezza, davvero non sono capace di dirgli molto. Gli offro la mia disponibilità nel caso avesse bisogno di un aiuto subito, ma ringraziando risponde che ce la fa da solo. “Difficilmente mi dimenticherò di voi” mi dice andandosene frettolosamente.

La nostra Mediateca in quel momento è abbastanza affollata. Alcuni soci stanno guardando in allegria le riprese di gite e festicciole del passato, ridendo e scherzando sull’uno o sull’altro, ignari dello stato d’animo in cui si trova quel signore che se n’è appena andato.

Anche se dentro ognuno di noi, in quell’ora di allegria rubata alla nostra quotidianità, c’è sicuramente una triste storia che stiamo vivendo o abbiamo appena vissuto, in quel momento però noi siamo più fortunati,  più forti di quel fragile giovane signore che da molto tempo veniva a trascorrere qualche mezz’ora in Mediateca, per staccare, per ricaricarsi, per essere in grado di affrontare l’intera giornata che doveva trascorrere accanto alla moglie. Chiacchierava un po’ con noi,  si collegava in internet, leggeva un libro, raccontava della sua città, a volte riusciva anche a sorridere .

Ultimamente ci aveva detto che la moglie aveva chiesto di andare a casa per l’ultima volta…Aveva speso una grande cifra per pagare un’ambulanza, ma era felice di esserci  riuscito.

Addio caro amico, ce la farai. E salutiamo anche te, in questo tuo ultimo viaggio,  carissima moglie del nostro amico. Non ti abbiamo mai conosciuta, ma ogni giorno ti sentivamo volare sempre più in alto.