21 ottobre 2009

ROMA – “50 anni attivi dopo i 50 anni”. E’ il nome dell’ambizioso progetto sul quale stanno lavorando gli scienziati della Leeds University. L’idea del gruppo di ricercatori è quella di creare tessuti trapiantabili, e nell’eventualità anche organi, che il corpo possa riconoscere come propri, cancellando in questo modo il problema del rigetto. Il primo passo è già stato fatto con il trapianto di un’anca. Ma in futuro si prevedono di sostituire quasi tutte le parti del corpo.
“Gli esperimenti effettuati su animali e su 40 pazienti in Brasile hanno mostrato risultati promettenti”, ha dichiarato la professoressa Eileen Ingham, spiegando che il metodo ha ottenuto la licenza del Servizio Nazionale del Sangue e del Trapianto di Tessuti (NHS). “Così potrà dunque essere applicato su ogni tessuto umano proveniente da donatore inglese sano in futuro”. “L’ NHS – ha aggiunto – sta anche pensando di utilizzare il metodo della sostituzione di tessuti sani su pazienti ustionati”.
La Professoressa Christina Doyle della Xeno Medical, l’azienda che sta sperimentando il metodo, ha chiarito che “per sostituire tutti i tessuti di donatori utilizzando questo metodo ci vorranno dai 30 ai 50 anni” e che “ogni singolo caso dovrà essere valutato e testato individualmente”. “Lo scopo finale – ha concluso Doyle – è fare in modo che le persone, dopo i 50 anni d’età, continuino ad essere attive e vitali come nella prima”.

Da:
Romagna Oggi.it

Riprodotto da:
Raffaello Scattolin