La scienza non smette mai di stupirci, ma, a volte, alcune scoperte stravolgono tutti i campi del sapere. Forse è possibile annoverare la stampa 3D in questa categoria, visti i risultati ottenuti.

Per ora possiamo dire addio al gesso.

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La stampa 3D permette di riprodurre realmente un modello 3D realizzato con un apposito software di modellazione. Partendo da un file 3D, la stampante crea una serie di porzioni in sezione trasversale per poi metterle una sull’altra e realizzare così l’oggetto a tre dimensioni richiesto. Una tecnologia di questo tipo si rende facilmente utile in qualsiasi campo di ricerca, come per la paleontologia, la medicina legale, l’ingegneria tissutale, ma anche per un uso domestico o per le piccole e medie imprese. Componenti per aeroplani, interi palazzi ( Amsterdam ), riparazione di retine danneggiate, ricostruzione dei bronchi di un bambini ora miracolosamente salvo: è il caso di dire, probabilmente, che siamo di fronte ad una svolta epocale.

OSTEOID: addio gesso

Deniz Karashin, nuovo vincitore del premio A’Design Award and Competition, presenta Osteoid, in grado di sostituire il gesso in caso di fratture. Si tratta di un guanto termoplastico, realizzato in 3d, che basandosi su un simulatore ad ultrasuoni, permette la guarigione di un arto nella metà del tempo rispetto al tradizionale gesso. Le cifre parlano di un’efficacia di guarigione migliore anche dell’80%. Inoltre calza perfettamente con chiunque tenti di indossarlo. Siamo di fronte all’ultima frontiera in campo medico contro le fratture e questo grazie alla nuova tecnologia a tre dimensioni.

Marco Piacentini
26 aprile 2014