Un modo efficace e pratico per prevenire le malattie, specialmente quelle croniche – le malattie del cuore per esempio, l’ictus del cervello, il diabete, certi tipi di cancro – c’è e non costa niente: basterebbe che alla fine di ottobre anzichè portare indietro l’orologio di un’ora lo si lasciasse com’è. Questo è il parere di Mayer Hillman – professore di politiche pubbliche all’Università di Westminster a Londra. Probabilmente ha ragione. Se non si portasse indietro l’orologio di un’ora, in un anno gli adulti avrebbero trecento ore in più per stare fuori casa e i bambini almeno duecento. Così molta più gente farebbe sport, se ne avvantaggerebbe anche chi viaggia: con un’ora di luce in più ci si muoverebbe di più. Lo sanno in tanti ormai che certe malattie vengono dalla mancanza di esercizio fisico. Gli adulti dovrebbero camminare un po’ in fretta per almeno trenta minuti al giorno e i bambini giocare all’aperto per almeno un’ora, per evitare l’obesità . In Scozia hanno fatto un esperimento e l’hanno pubblicato proprio in questi gorni: per un anno si sono tenuti l’ora legale e hanno constatato che la gente era più allegra e si ammalava di meno. Da noi tirare indietro le lancette dell’orologio è diventato un segnale: non c’è più ragione di uscire, chiudiamoci in casa.!!!
Dal Corriere della Sera, sabato 6 novembre 2010
E’ risaputo che la luce per le persone depresse è una sorta di terapia, in effetti questo lo provo continuamente su me stessa, quando al mattino apro le finestre e vedo il sole mi sento positiva e allegra, succede il contrario se la giornata è grigia. Basta poi osservare le persone dei paesi dove c’è più sole come amano di più la vita ed hanno verso questa un atteggiamento di positività.