Llezione d'inglese ra massa cerebrale si riduce del  5% ogni 10 anni a parire dai 60 anni.  E’ perciò normale che la memoria perda qualche colpo, e allora non si trovano più le chiavi, si perde il cellulare, non si ricorda il nome di qualche conoscente o il suo numero di telefono. Dei cambiamenti a cui va incontro la memoria con il passare degli anni parla uno studio recente pubblicato sulla rivista TRENDS IN COGNITIVE SCIENCES ad opera di un gruppo di ricercatori dell’università di Umea in Svezia. Lo studio ha dimostrato che solo il10% degli ultrasettantenni conserva una memoria perfetta. Certamente alla base di questo privilegio c’è una genetica favorevole, ma conta anche la cosiddetta “riserva cerebrale” che in sostanza dipende dal livello che si era raggiunto precedentemente. Chi fa lavorare di più il cervello crea una specie di ” serbatoio” con più riserva.

Ma esistono strategie davvero in grado di fortificare o preservare la memoria? Ecco alcuni consigli di Alberto Oliviero , docente di Psicobiologia all’università La Sapienza di Roma e autore del libro” L’ARTE DI RICORDARE”.

Più ci si impegna a mantenere una buona forma generale, anche attraverso una  ATTIVITA’  FISICA  quotidiana, più il cervello risulta ben ossigenato e funzionante.

Specialmente per le persone  non più giovani, una buona memoria si conserva anche riducendo il rischio di arteriosclerosi,   LIMITANDO IL CONSUMO di   grassi, soprattutto di origine animale, mangiando frutta e verdura,  legumi.

Anche il controllo della PRESSIONE ARTERIOSA  ha un effetto protettivo, preservando il cervello da possibili micro-infarti che all’inizio possono passare insservati, ma a lungo termine fanno sentire il lore effetto alterando la  struttura cerebrale.

Stimolare il cervello con vari INTERESSI è un ottimo modo per tenere attive tutte le sue funzioni. E’ soprattutto utile LEGGERE con attenzione prendendo appunti o segnando a margine di libri o giornali i punti chiave, per poter meglio memorizzare il senso di quello che si legge.

Ma servono anche L’ASCOLTO attento della musica o fare le parole crociate o il sudoku.

 

 

Tratto da DOSSIER MEDICINA

Corriere della Sera Domenica 27 maggio 2012