Una nuova estate per rivivere

sensazioni piacevoli, brividi indistinti:

immutati sono gli alberi maestosi

e dipinti nel cielo di cobalto,

scarni come sempre i monti, grigi,

a ventaglio, le cime puntate verso l’alto

come armi e una musica sottile

che s’insinua fra il verde e il sole

alla finestra ove m’affaccio,

 

Sciamano in mezzo al verde,

al fresco profumo dei pini, nel sole

tante teste canute,

ognuna rinfrancare vuole

la salute malferma, un’illusione

di vigoria giovanile ritrovare, una canzone

che ricordi i sogni perduti

e il piacere di una danza che quei

sogni culli e li faccia rivivere.

 

E’ il viale del tramonto

Ma qualcuno constata con voluttà

il piacere della saggezza,

ascolta dall’interno l’armonia

della serenità e lungo la via

pensa con sollievo alle bufere

passate o alla monotonia

di un rapporto appassito

e dice a sé stesso: infine la vita è mia

e posso godermela in pace!

 

Antonietta Sforza  (ospite Santa Chiara) – Boario agosto ’88