“Il 20 novembre ricorre il ventesimo anniversario della Convenzione internazionale sui Diritti dell’Infanzia voluta dall’ONU. Un riferimento irrinunciabile per le politiche pubbliche a favore dei bambini e dei minori che ha trovato corrispondenza e addirittura anticipazione da parte veneta, visto che già nel 1988, un anno prima della convenzione, la Regione Veneto aveva istituito la figura del Pubblico Tutore dei Minori, con la legge regionale n. 42”.
Con questo ricordo Stefano Valdegamberi, Assessore regionale alle politiche sociali, rende omaggio al fondamentale atto internazionale di vent’anni fa spiegando che essa “non è dichiarazione di principi ma un vero e proprio vincolo giuridico per gli Stati contraenti. Dal 1989, la Regione è sempre stata coerente nei fatti e nei provvedimenti e non solo nelle parole, con quanto stabilisce la Convenzione ONU, proseguendo in questo senso un cammino già inscritto nella sua tradizione di solidarietà e lungimiranza educativa e culturale nel campo dell’infanzia e adolescenza”. L’Assessore veneto ricorda i passi salienti di questo percorso. Sull’adeguatezza delle strutture per la cura e la protezione dei fanciulli (articolo 3 della convenzione internazionale), nel Veneto dal 2002 la legge regionale 22 fissa le modalità e i requisiti delle 299 strutture regionali dedicate all’accoglienza di minori. “Grazie a questa legge abbiamo potuto chiudere con anticipo rispetto a tutte le altre regioni i vecchi e obsoleti ‘orfanotrofi’. Oggi le comunità di accoglienza nel nostro territorio non ospitano più di 8 minori contemporaneamente, hanno una forte caratterizzazione domestica e con un progetto personalizzato per ogni ragazzo”.
Sul diritto del minore a vivere nella sua famiglia (articoli 9 e 20 della convenzione) nel caso dovesse essere temporaneamente separato per gravi motivi, l’assessore spiega che “siamo una delle Regioni con il minor numero di bambini e adolescenti separati dalla loro famiglia (1,92 su mille). Inoltre, grazie allo sviluppo dell’affido familiare, si è arrivati al traguardo del rapporto di un bambino in affido familiare per ogni minore accolto (nel 2007 abbiamo 931 minori in affido e 925 in comunità).
Per quanto riguarda l“ascolto del minore” previsto dall’articolo 12, Valdegamberi fa presente che, in molti ambiti locali, sono stati istituiti i Consigli Comunali dei Bambini, e è attuata la formazione specifica di operatori e volontari per l’ascolto del bambino nei procedimenti giudiziari, a garanzia di rappresentanza e curatela.
In relazione invece alle azioni contro la violenza, l’abuso e la negligenza (articoli 19 e 34) la Regione ha istituito i cinque Centri provinciali per il maltrattamento e l’abuso, compresi nelle prestazioni di base dell’assistenza, che si dedicano alla cura e riabilitazione per quasi 400 giovani vittime (dati 2007).
Infine, l’articolo 21 (diritto all’adozione) è stato declinato dalla Regione Veneto con la realizzazione del sistema “Veneto Adozioni”, di specifiche linee guida e un’intesa con gli enti autorizzati.