Rispondo a tutti quei ragazzi che in questi giorni ci raccontano dei loro giochi nel Blog di Agorà. Nel 1960 sono emigrato con mio Padre e mia Madre in Australia, In questo paese i giochi erano diversi che qui in Italia. Se  ricordo bene, si giocava con le  palline di terra cotta, con le quali si creava una base di 3 palline piu’ una sopra e dalla distanza di un metro e mezzo, se con la tua pallina riuscivi ad abbattere la piramide le vincevi tutte, si facevano anche delle piramidi molto più grandi, per vincere però si doveva tirare le palline da più lontano, con  più numerosi partecipanti, il bello era capire di chi fosse la pallina che colpiva la piramide per prima, veniva premiato il vincitore con le palline della piramide colpita.

Altro gioco che si faceva con le figurine le quali si scambiavano con le doppie, poi  si passava al gioco vero e proprio che consisteva di lanciare le figurine dai partecipanti che aderivano al gioco, verso un muro, vinceva tutte le figurine giocate chi si avvicinava di più al muro.

 

 

 

In Australia il gioco più in voga era il Cricket,  si giocava con la palla da tennis perchè quella vera era troppo pericolosa perchè dura e sopratutto costosa.

Un altro gioco era palla a mano contro il muro, tipo squash, mi spiego meglio, si poteva giocare in due ma anche in 4 ma in questo caso bisognava darsi il cambio, per esempio incominciavo la partita io, poi l’avversario, poi il mio compagno, poi il compagno dell’avversario e cosi via, il gioco consisteva di tirare la palla per terra e farla rimbalzare sul muro una sola volta, poi toccava l’altro a colpire per terra e rimbalzare sul muro una sola volta e cosi via, si poteva tirare forte o piano col taglio per aver effetti di direzione, era impegnativo specie se sfidavi dei ragazzi più grandi e capaci. Pensate che questo gioco lo si praticava nel momento della pausa pranzo della durata di una ora e si mangiavano due tramezzini, dopo il gioco si tornava in classe   fino alle 15: 30, poi a casa a fare i  compiti.  Concludendo  direi che la scuola ci faceva fare molto sport, pensate un giorno intero, al Venerdì alla mattina atletica e ginnastica per  due ore,  il pomeriggio, Rugby, Crichet, Tennis, Basket e naturalmente nuoto, ma non si giocava tanto per giocare si facevano vere e proprie partite, dalle quali gli insegnanti potevano scegliere i migliori atleti per formare le squadre di rappresentanza di tutti gli sport praticati nella  scuola. A fine anno si facevano le gare contro tutte le altre scuole dello stesso gruppo. Pensate che io non sapevo nuotare quando andai in Australia e dopo 3 anni facevo parte di una squadra di nuoto qualificandomi con il quarto miglior tempo della mia età per partecipare alle finali dei 100 metri per quattro.

Nei  stessi anni partecipai anche nella squadra di rugby, ma dopo sei partite mi ritrovai con una piccola frattura e dovetti rimanere fuori squadra nella finale, ma i miei compagni  sono riusciti ad arrivare secondi, ricordo con nostalgia i bei  tempi passati .