07 aprile

GINEVRA – Scommessa vinta per l’aereo svizzero a propulsione solare: il rivoluzionario velivolo Solar-Impulse HB-SIA ha infatti compiuto oggi il suo primo volo in altitudine. Ed è stato un successo. Decollato alle 10.27, in silenzio, dall’aerodromo di Payerne, nella Svizzera occidentale, il prototipo è atterrato dopo 87 minuti di volo e dopo aver raggiunto quota 1.200 metri. Il ‘perfetto’ volo di collaudo apre ora la strada alle prossime tappe dell’ambizioso progetto di primo aereo solare in grado di volare di giorno e di notte senza carburante o emissioni inquinanti. “E’ una tappa assolutamente incredibile”, ha commentato lo svizzero Bertrand Piccard, ‘anima”del progetto. L’obiettivo finale sarà di compiere un giro del mondo con scalo nel 2013. Il Solar-Impulse HB-SIA – un’enorme libellula in fibra di carbonio – ha l’apertura alare di un Airbus A340 (63,4 metri) per un peso di 1.600 Kg pari a quello di un’automobile. Conta quasi 12mila celle solari integrate che alimentano i quattro motori elettrici di 10 cavalli ognuno e caricano le batterie di litio-polimero per il volo notturno. Con ai comandi il tedesco Markus Scherdel, l’aereo ha compiuto oggi un volo di un’ora e 27 minuti. Il pilota ha effettuato diverse manovre. “Malgrado le sue dimensioni immense ed il suo peso piuma, la controllabilità dell’aereo corrisponde alle nostre attese”, ha affermato Scherdel emozionato e soddisfatto dell’impresa, mentre grida e applausi hanno accolto il delicato atterraggio dell’aereo.

“Questa prima missione era la fase più rischiosa dell’ intero progetto. Mai un aereo così grande e leggero era riuscito a volare”, ha insistito André Borshberg, ingegnere e pilota svizzero e Direttore generale di Solar Impulse. “Dobbiamo percorrere ancora una lunga strada per poter compiere i voli notturni ed una strada ancora più lunga prima di effettuare il giro del mondo, ma oggi abbiamo compiuto una tappa essenziale”, si è rallegrato Bertrand Piccard, presidente di Solar Impulse e già autore del primo giro del mondo senza scalo in pallone aerostatico nel 1999. Il volo odierno ha necessitato di sette anni di ricerche, calcoli, simulazioni. La prossima grande tappa è in programma quest’estate con i primi voli notturni. “Poi – ha spiegato Borshberg – costruiremo un secondo aereo con il quale tenteremo il giro del mondo, nel 2013” e non nel 2012 come finora previsto. Solar Impulse è una sfida con un’anima ecologista, intende infatti dimostrare “cosa possiamo fare usando energie rinnovabili ed applicando nuove tecnologie – ha concluso Piccard – che possono salvaguardare le risorse naturali”. L’aereo era riuscito per la prima volta ad alzarsi da terra all’aerodromo svizzero Duebendorf, volando a un metro dal suolo per circa 350 metri.