https://www.altroconsumo.it/  17 gennaio 2013

Le infrazioni al volante costano di più: rincari del 5,9%, in adeguamento   al costo

della vita. Altra novità: stop ai “patentini” nelle scuole per chi ha almeno 14 anni.             

Chi vuole conseguire la patente per i ciclomotori deve rivolgersi a un’autoscuola.Pagando,ovviamente.                                                                        

Multe più salate, cambiamenti nel meccanismo dei punti, stop al patentino per i motorini. Sono le novità della nuova patente.

Multe più care del 5,9%
Come previsto dal Codice della strada, ogni 2 anni le sanzioni vengono adeguate al costo della vita.  In quest’ottica, dal primo gennaio 2013, tutte le sanzioni sono aumentate del 5.9%. Guidare senza cinture adesso può far rischiare una multa di 80 euro, contro i 76 dello scorso anno. La sanzione per chi viene sorpreso a guidare al telefono, invece, è passata da 152 a 161 euro. Anche il divieto di sosta ha subito un aumento: dai 39 ai 41 euro di multa. Non fermarsi a un semaforo rosso costerà 8 euro in più (si passa dai 154 ai 162 euro), mentre un eccesso di velocità ci fa rischiare di pagare 168 euro, contro gli attuali 159.

  • Se hai preso una multa ingiusta, ecco come fare ricorso.

Limiti di velocità e revisione
Per i neopatentati, ovvero coloro che hanno conseguito la licenza da meno di 3 anni, la decurtazione dei punti raddoppia. Quando il monte punti viene azzerato scatta l’obbligo di revisione della patente, nel caso in cui sussistano sospetti di mancati requisiti fisici o tecnici. Per maggiori informazioni sui punti, rimandiamo al sito della Polizia, dove è possibile anche trovare i dettagli relativi ai limiti di velocità. In caso di rinnovo o di cambio dei dati, come ad esempio l’indirizzo di residenza, non ci saranno più etichette adesive sulla patente: il tagliando verrà ristampato.

Il “patentino” va in pensione
Addio al certificato di idoneità alla guida del ciclomotore, meglio conosciuto come “patentino”. Dal 19 gennaio, infatti, questo sarà sostituito dalla patente di categoria AM, per ciclomotori e micro-car, per chi ha più di 14 anni. Per chi lo ha già conseguito, comunque, i diritti acquisiti sono tutelati. Decade così anche l’obbligo per istituzioni scolastiche e autoscuole di organizzare i corsi teorici durante l’anno scolastico. Se prima gli studenti delle scuole medie e superiori potevano partecipare gratuitamente ai corsi tenuti dagli istituti, adesso i genitori che vorranno fare abilitare il proprio figlio lo dovranno mandare a seguire i corsi tenuti da un’autoscuola privata. Il che significa, naturalmente, una spesa in più per le famiglie.

Anche chi guida un motorino dovrà avere una patente vera
L’esame diventa uguale a quello per la patente A e, anche in questo caso, verrà applicata la logica della sottrazione dei punti. Finalmente, anche chi si mette alla guida di un ciclomotore, dovrà essere in possesso di una patente vera e propria. Tra le altre novità, infine, segnaliamo anche l’introduzione della nuova sottocategoria B1. Saranno necessari 16 anni per conseguirla e permetterà di guidare i quadricicli (le cosiddette minicar) con massa a vuoto inferiore o pari a 400 kg.