Se fossi capace di dipingere, dipingerei mia madre.
Ritengo che fosse la persona più intelligente e generosa che ho conosciuto.
Se fossi capace di dipingere la rappresenterei in un modo molto particolare. Cercherei di vederla con l’anima, un anima che vede un’anima a lei molto cara.
Sfumerei la sua immagine (solo il busto) con colori molto tenui per renderla evanescente come vista in un sogno, in una atmosfera paradisiaca, dove l’immagine non è molto visibile.
Farei partire dalla parte del cuore, oppure dal plesso solare le sue mani, tante mani, mani che accarezzano, mani che donano, mani che guariscono, mani che abbracciano; sempre stilizzate evanescenti.
Cercherei di rappresentarla non tanto com’era fisicamente ma com’era nel suo intimo. Una persona fortemente empatica, una persona disponibile verso il prossimo donando senza riserve. Aveva sempre una parola per consolare ed incoraggiare.
Aveva una carattere molto forte e non desisteva nell’intervenire quando vedeva che qualcuno si comportava troppo male o stava passando una prova della vita. Sapeva leggere nell’animo umano, non interveniva direttamente ma, guardandoti negli occhi, aveva frasi come questa, che non dimenticherò mai: “Tua madre vede e capisce tante cose, ti sono vicina!” Io stavo passando uno dei periodi più brutti della mia vita, ma non mi confidavo con lei per non farla soffrire.

Elisa