Non si era mai arresa. Sebbene la vita l’avesse condannata al silenzio della sordità, era davvero capace di ascoltare tutti. Se n’è andata giovedì sera per le complicazioni di una grave malattia Laura Boscolo, 65 anni, moglie dell’ex sindaco Giovanni Gasparin. Negli anni ’60 era stata impiegata all’anagrafe di Ponte San Nicolò: tra i suoi compiti ricostruire attraverso gli archivi delle parrocchie il registro del Comune, distrutto da due incendi durante la guerra. Già all’epoca era nota per la sua mente geniale: «Aveva una memoria di ferro», ricorda il marito Giovanni, «sapeva le date di nascita di almeno tremila persone, e i rapporti di parentela di molte di più».

Affetta dalla sindrome di Ménière, completamente sorda a 39 anni, fu una dei primi adulti a essere sottoposti in Italia all’impianto di protesi cocleare. Dal 1970 al 2003 lavorò all’Inps di Padova, continuando, anche da sorda, ad accogliere e assistere le persone. Migliaia i libri divorati nel corso di decenni, ora tutti collezionati in una vastissima biblioteca grande quasi quanto la sua casa. «Non nascondeva la sua disabilità», spiega il figlio Leonardo, «ma non la faceva pesare agli altri: anzi, ci ironizzava». Impegnata nell’Azione cattolica di Roncaglia, fu sempre accanto al marito nei suoi anni da sindaco, dal 2004 al 2009: «Due ore prima che venissero a chiedermi di candidarmi, nel 2004», racconta Gasparin, «ci avevano detto che Laura aveva un tumore. Fortunatamente poi guarì, ma quel giorno, mi disse: “Fa come se non ci fossi”. M’infuse tantissimo coraggio». Lascia i figli Leonardo e Alessia e la nipotina Annamaria. I funerali saranno celebrati martedì 10 dicembre, alle 10.30, nella chiesa di Roncaglia.

Andrea Canton  – Il Mattino di Padova 6 dicembre 2013