P1080443LUCIA SERESIN

Lucia Seresin era del gruppo Terza Età Protagonista nel settembre del 2010, quello chiamato Ciompi. E’ in quell’occasione che l’ho conosciuta. Quando a turno ci siamo presentati lei disse che aveva perso un figlio, che le piaceva stare da sola. Mi sono rimaste impresse più di tutte queste parole. Pensai fra me e me che anche a me piace stare da sola, qualche volta, e che non avrei mai trovato il coraggio di ammetterlo con gli altri per paura di venire bollata come antisociale. Lei no, Lucia lo disse chiaramente senza alcun complesso, con naturalezza, affermando un suo modo d’essere che esige di essere rispettato.

Lucia parlava poco e quando mi incontrava per i corridoi su per le scale e i vialetti dell’OIC, non mi salutava se prima non ero io a farlo, a tanto arrivava la sua riservatezza. La sua attività l’ha svolta al Museo del Giocattolo e incontrandola in quell’ambiente ho percepito che li si trovava bene, in una dimensione che le apparteneva. Sembrava che vi avesse trovato una protezione, quella dei compagni di corso, i Ciompi, che con lei avevano scelto e condiviso quella esperienza.

Per qualche tempo non ho visto Lucia all’Agorà, lei ne è rimasta lontana, come del resto anch’io, solo qualche settimana fa l’ho incontrata in Segreteria e l’ho abbracciata. Il giorno dell’assemblea c’era anche lei e tutto sembrava continuare, l’ho anche fotografata seduta a un tavolo con i suoi amici, si stava soffiando il naso, non è una foto rappresentativa quella che pubblico ma forse è la più recente.

Francesca Boldrin