Rimettendo in ordine le tante carte, i tanti ritagli di articoli sportivi, le tante comunicazioni federali conseguenti ad una lunga attività iniziata più di settanta anni fa, mi è venuta tra le mani la cronaca di una partita di calcio di serie “C” da me diretta in veste di assistente dell’arbitro, ( allora eravamo chiamati guardalinee): SALERNITANA – CHIETI 2 – 0 del 31.10.1971. Ero alle prime esperienze tra i professionisti ed era la prima volta che mi designavano al sud d’Italia. Viaggio autorizzato in aereo, oppure a scelta,in treno. Poiche nel pomeriggio del giorno precedente la gara avevo un importante impegno con il sindacato della scuola al quale appartenevo, optai per il viaggio su rotaia; vagone letto n. 5, partenza per Roma alle ore 24,00, arrivo alla stazione Termini alle 7,00, coincidenza per Salerno alle 8,00. Giunto il treno nei pressi della capitale, esco dal vagone letto per una boccata d’aria fresca e chi mi trovo accanto? l’attore, musicista, cabarettista Lino Toffolo, veneziano puro sangue, molto famoso in quegli anni per le continue apparizioni in teatro, cinema, ma soprattutto in TV. Non più di un attimo di stupore ed imbarazzo e subito con un paio di sue estemporanee battute è cominciata tra di noi una piacevolissima conversazione durata quasi un’ora, dal momento che il treno non si decideva ad entrare in stazione per farci scendere, tanto che persi la coincidenza e dovetti proseguire il viaggio fino a Salerno in taxi (spesa naturalmente molto più alta del rimborso federale); ma ne era valsa la pena! Ancora oggi mi rimane vivo nella memoria quel ricordo ed il piacere di aver avuto l’occasione di conoscere un personaggio amato da tutti e da tutti rimpianto per la sua semplicità, umanità, umiltà e modestia ma in particolare per il suo innato talento.
Vitaliano Spiezia