LE NOSTRE STELLE

 

 

 

 

 

Anche oggi il nostro passo
dondolante e incerto
ci portava serenamente
l’un l’altra avvinti
al tranquillo angolino
del verde prato.
Il braccio mio ti cingeva
la vita dolcemente
e con ansietà crescente
alternavamo la guida
del nostro quieto far niente.
L’ombra della sera
silenziosamente avanzava
e copriva l’esausta terra.
Eravamo ormai giunti
all’ospitale libera panchina,
le spalle al tetro mondo
a mirar le stelle.
Due erano le nostre
splendenti e belle,
più o meno disgiunte
come il nostro amore.
Questa notte sembrava un invito
per quanto erano strette
e così anche noi
allegramente abbracciati
ci siamo più lungamente
baciati.

Ceronte