Tutti parlano del testamento biologico; molto può essere condivisibile…ma restano due aspetti concatenati e da chiarire

1. l’individuo deve essere rispettato nelle sue libere scelte, anche nel campo della salute; esiste il libero arbitrio e le scelte della persona devono essere valutate nel senso positivo della valorizzazione dell’io e dell’essere.

2. ma allora rischiamo di diventare, se non lo siamo già, tanti individui singoli; ma la vita è solo nostra? Oppure siamo solo “i soci ” di un’impresa “vita” dove in consiglio (mai parola è più indicata) siedono i nostri cari, chi ci vuole bene, le persone che credono in noi (forse anche nei momenti più sfortunati e bui) e soprattutto Dio?

Dott.Paolo Fusaro, Responsabile Stati Vegetativi ULSS 16 Padova, c/o Civitas Vitae Fondazione OIC onlus