di ANGELO AQUARO
Aiuto, mi si è ingigantito l’iPhone… La prima impressione sconcerta: dopo anni di iPod e iTouch e iPhone, sempre più piccoli, non è un incubo da allucinogeno questo “telefonone” che non telefona? Poi, dopo un’oretta tra collegamento i Tunes e sincronizzazione iPhone, come fai non dire che è uno spettacolo.
Apri il web e voli sulla pagina di Repubblica, a grandezza naturale, come sul pc: solo che sul pc non puoi mica toccarla con le mani, e scorrerla in lungo e in largo. E che bel lavoro hanno fatto quelle poche compagnie che hanno già adattato all’iPad le applicazioni – le altre per ora appaiono in dimensione iPhone oppure ingrandite ma sgranate.
Ci abitueremo a leggere il New York Times nel nuovo formato? Forse il problema sarà il contrario. Certo l’iPad è grande e pesante: quanto 6 iPhone. E non sta, come Kindle, nella tasca della giacca. Però già funziona l’applicazione che permette di leggere i libri scaricati da Amazon: e anche qui volti pagina con le mani, come fossero veri. Anche la tastiera è più agile – certo non comoda come nel pc. Ma è su foto e video che l’iPad conquista. Qui l’incubo allucinogeno diventa sogno. E capisci perché lo schermo è così grande: se il computer ucciderà la tv, l’iPad è già cinema.