Dal 14 marzo siamo a casa, e . . . restiamo a casa.

Ci siamo organizzati per andare a fare la spesa al supermercato qui vicino una volta alla settimana. Il supermercato è bene organizzato, c’è una vigilante all’ingresso che contingenta le entrate, fuori c’è la coda, debitamente distanziata, e si entra una persona per famiglia.

Scambiando due chiacchiere con la vigilante in attesa che Rosa finisse sono venuto a sapere che ci sono persone che ci vanno ogni giorno ed anche più volte al giorno ed in gran parte, sono persone anziane, proprio quelle a maggior rischio.  Io, su insistenza di mia figlia e di mia moglie, non esco nemmeno a prendere il giornale. Per informarmi ci sono i vari TG nazionali e locali, le news su Internet ed, essendo io socio della biblioteca di Abano, ho accesso anche ai giornali in formato informatico (Il Corriere della Sera, Repubblica, Il Sole 24 Ore . . .).

Passare il tempo in quarantena, almeno per ora, non è un grosso problema. Noi leggiamo molto. Le notizie per prima cosa, poi libri, sia io che Rosa abbiamo un ereader a testa e ci possiamo scaricare vari titoli, gratuitamente o con pochi euro. Guardiamo la televisione, possibilmente in varie piattaforme (NowTv, TIMVision, PrimeVision) usiamo molto anche RaiPlay così ci possiamo guardare le trasmissioni che ci interessano al giorno dopo ma senza pubblicità ed all’ora che ci fa più piacere. Avendo più televisioni a casa non siamo obbligati a vedere gli stessi programmi.

Poi ci sono i ‘social’, FaceBook e WhatsApp con cui mi tengo in contatto anche con  ex colleghi e compagni di scuola, e, non da ultimo, il telefono per chiacchierare con amici ed anche soci/e di Agorà. Fortunatamente per me, Rosa oltre all’hobby dell’enigmistica ha anche quello della cucina a cui, in questo periodo, si dedica con . . . fantasia. Almeno una volta al giorno faccio un po’ di ginnastica seguendo (più o meno) gli esercizi che la palestra Fisiosport Civitas Vitae posta sulla sua pagina Facebook o quelli mirati che manda via Messenger.

Per nostra fortuna mia suocera dall’anno scorso è ospite al  S.Chiara !Altrimenti, vivendo da sola alla Sacra Famiglia, sarebbe stato un problema tecnico e logistico non da poco ed un grande stress per tutti.

L’O.I.C. qui alla Mandria, come credo tutte le strutture O.I.C., è ‘blindato’ da un mese, dalle primi voci sul focolaio di Vò. Le porte sono chiuse, il bar è chiuso, il piano terra è off limits.  Non si può andare a trovare gli ospiti, ci sono solo due fasce orarie al giorno per poter portare eventuali cambi di biancheria e simili agli ospiti, ma con delle procedure abbastanza puntuali: bisogna suonare, attendere fuori in coda, con le debite distanze, si entra una persona alla volta e si consegna la biancheria al personale che poi lo fa pervenire alla persona. Presumo che ci sia anche tutta una procedura di disinfestazione e di controlli sanitari su ospiti e personale.

Si può contattare gli ospiti via telefono, ed anzi, questa pratica è incoraggiata dalla equipe degli animatori che cercano di promuovere anche le chiamate in uscita. Per ridurre il più possibile qualsiasi rischio abbiamo concordato con la nostra colf di lasciarla a casa fino a che si calmano le acque. Dovrebbe prendere due autobus all’andata e al ritorno, ha due figli, che ora sono a casa, e noi siamo nell’età a rischio, per cui e meglio per lei e, soprattutto, per noi se non viene. Essendo regolarmente assunta ed avendo famiglia e, avendo il nostro apprezzamento abbiamo deciso di pagarla ugualmente.

Per evitare eventuali tensioni da convivenza troppo continua e ravvicinata io mi sono trasferito in mansarda nella ex camera di mia figlia, così abbiamo camere e bagni separati e ci troviamo a pranzo e, ogni tanto, alla televisione se qualche programma di comune interesse. Questa è la nostra vita in quarantena per cui non so se ci sarà una parte IV, a meno che non capiti qualcosa di particolare.

 

 

 

Approfitto di queste pagine per fare un ulteriore appello.

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Stiamo vivendo in un momento eccezionale ed unico nella storia dell’Umanità. Non si è mai verificata una pandemia che in così poco tempo ha coinvolto tutto il pianeta. I nostri nipoti e pronipoti la studieranno nei libri di storia.

Passato questo momento che a noi sembra lungo ma che durerà qualche mese, il mondo non sarà più quello di prima. Probabilmente inizierà un cambiamento nella società a livello mondiale, forse cambierà anche la nostra scala di valori. Ci saranno cambiamenti a livello industriale, economico e finanziario. Tutti noi siamo direttamente coinvolti in questa pandemia, qualcuno di voi avrà dei conoscenti, parenti, amici che sono positivi al virus e ritengo che sarebbe interessante conoscere qualche caso particolare e come voi affrontate questa quarantena. Non pochi dei soci Agorà vivono da soli e affrontare la quarantena da soli non è facile per cui può essere interessante sapere come la passano In passato quando chiedevo ai soci/e perché non scrivessero sul Blog la risposta più frequente era che non avevano tempo. Avevano impegni di famiglia, facevano parte di altre associazioni, avevano i nipoti a cui badare. Ora tutte le attività fuori casa sono precluse, le varie associazioni sono in stand-by, molti di quelli che seguivano i nipoti ora non lo fanno più perchè i nipoti sono a casa loro e sono lontani.

Ora il tempo lo avete! Se non approfittiamo di quest’occasione per rivitalizzare il Blog temo che il Blog vada a morire. Lo spirito di un Blog dovrebbe essere la partecipazione e non bastano gli interventi di Rino, Elisa e di Giancarla, con i suoi articoli ‘istituzionali’, a renderlo ‘vivo’. Ci . . . vorrebbero anche gli interventi di altri.

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Paolo