Era il 6 febbraio quando Padova ha accolto l’arrivo in Fiera del Presidente della Repubblica per l’inaugurazione di Padova Capitale Europea 2020.

Vedere queste immagini e i video con l’inno nazionale che tutti i volontari presenti alla cerimonia avevano cantato insieme con le autorità presenti ci porta oggi a chiederci quanto si è perduto l’entusiasmo di quella mattinata. I volontari sono sempre pronti, ma non tutti possono fare qualcosa in questa emergenza. Noi siamo un’associazione di anziani e a noi chiedono solo di non muoverci da casa, anzi di non avere nemmeno contatti con figli e nipoti. E allora che cosa possiamo fare per aiutare noi stessi e gli altri che stanno peggio di noi? Ci viene risposto che dobbiamo rispettare le direttive e questa è l’unica possibilità che abbiamo per essere solidali.

Ci perdonino tutti quelli che erano abituati a ricevere il nostro appoggio, i nostri cari che in qualche modo aiutavamo, i nostri affetti che fanno parte della nostra vita ma che dobbiamo distanziare, i nostri malati in ospedale che non possiamo andare a trovare nemmeno con le adeguate protezioni, i nostri amici del Santa Chiara che non ci vedono più e che non possiamo nemmeno chiamare al telefono perchè non ne conosciamo i numeri.

Possiamo solo scrivere sul nostro sito, guardare le nostre immagini recenti e passate, scambiarci qualche telefonata, alzarci ogni tanto dal divano, respirare un po’ d’aria dalla finestra o dal terrazzo, uscire nel nostro giardino e raccogliere quei primi fiori che l’imminente primavera, ignara di tutto, sta arrivando gioiosa. Dimenticavo che possiamo anche nutrirci, ma non troppo come tendiamo a fare quando siamo in solitudine e nulla facenti.

Finirà presto? Tutti ce lo auguriamo e tutti vorremmo uscirne in buona salute, senza dover piangere per qualcuno.

Giancarla