Pur se vegliardo,
è ancor bella la vita
se i suoi
non tanto appannati occhi,
possono contemplare
le familiari
meraviglie del creato.
La timida delicata violacciocca
o la superba profumata rosa Tea.
I prati verdi e invitanti alla quiete
o ricchi di sudate colture.
Il furbetto miagolante Pippi
o il vivace e gioioso Boby.
Le creature viventi tutte e
l’immagine più preziosa:
La donna.
La fascinosa anziana
dal dignitoso portamento
e la cauta saggezza
del lungo operare.
La graziosa fanciulla
per l’armonioso profilo
che sembra danzare
nel suo ingenuo…o malizioso
lieto vagare.
Questo l’ineguagliabile quadro,
che per grazia del Signore,
ogni giorno l’umano può mirare
fino all’estremo ultimo andare.

Ceronte

giugno 2012