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A casa mia abbiamo sempre festeggiato il Natale in famiglia.

Quando ero bambino, in età di elementari, negli anni 50, per un un certo periodo abbiamo festeggiato il Natale con tutti i parenti, o quasi.

Allora le famiglie erano numerose, noi eravamo in quattro, mia mamma aveva altri sette fratelli tra maschi e femmine, anche se, essendo lei la più giovane, a quell’epoca qualcuno non c’era già più, mio papà aveva tre fratelli ed una sorella e tutti avevano figli, almeno due con un picco di quattro ed io ero il penultimo tra tutti i cugini.

Mi ricordo che per Natale, che da noi si cominciava a festeggiare alla vigilia, ci si riuniva in due o tre famiglie a casa di una a turno.

La mamme preparavano il pranzo o portavano qualcosa da casa, i bambini giocavano e gli uomini facevano …….. confusione.

Poi nel pomeriggio si giocava tutti assieme grandi e piccoli a tombola ma, soprattutto, a sette e mezzo con ‘bagigi’ e mandorlato in mezzo alla tavola.

Quello che mi ricordo più vivamente era il fatto che durando praticamente la festa dalla vigilia a Santo Stefano, si dormiva quasi tutti assieme.

Però, essendo una quindicina, anche dormendo sui divani ed in tre o quattro per letto non c’era posto per tutti, per cui gli uomini ed i ragazzi più grandi andavano a dormire nella casa del parente più vicino e tornavano in giorno dopo.

Abitando a Venezia non era un grosso problema fare una passeggiata di 15/20 minuti, anzi rinfrescava un po le idee, anche se nello spostamento, a volte, c’era qualche tappa intermedia ( …….. osterie !!).

Poi con il passare del tempo i ragazzi più grandi sono cresciuti, hanno cominciato a divertirsi in altro modo, sono arrivate le fidanzate e i fidanzati; poi è arrivata la macchina, un po di benessere e, almeno noi, abbiamo cominciato ad andare in montagna e ……… i tempi sono cambiati.

Vivere a Cagliari augura a tutti Buon Natale e uno straordinario 2013

Paolo