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In questo periodo autunnale grigio ed avaro di giornate soleggiate e luminose che invoglino a compiere lunghe e rilassanti passeggiate all’aria aperta, periodo in cui anche gli impegni quotidiani si sono temporaneamente diradati, ho avuto l’occasione di leggere, tra gli altri, un libretto che casualmente un amico-socio di “Agorà” mi ha suggerito; titolo: “Il calcio del campetto”, autore Mauro Maranto giovane educatore che svolge professionalmente la sua attività lavorativa presso l’O.I.C. di Padova, corredato dai disegni del suo amico e collaboratore, Stefano Intini.

Mauro, che conosco fin dal 2013 quando ho partecipato al corso “Terza età protagonista” ed è stato il paziente, competente docente di informatica, ha prodotto un lavoro che, vi posso assicurare, leggerlo mi ha veramente entusiasmato, emozionato, divertito. Il motivo: fin dai primi anni dell’infanzia, mi sono scoperto un quasi fanatico calciofilo, innamorato del gioco con il pallone; la lettura del libretto quindi, mi ha riportato con la memoria ai tempi felici della spensierata giovinezza prima e della maturità poi, quando anche io come tantissimi altri giovani di questo mondo mi divertivo a giocare nei campetti parrocchiali, sognando di diventare un famoso ed osannato campione prima e più tardi un dei tanti arzilli ed ancor validi atleti adulti, che tutti conosciamo e chiamiamo con l’appellativo di ” AMATORE”.
L’amatore, per chi non lo sapesse, è un dopolavorista che Mauro prende di mira con tanta “spietata ironia”, come dice lui, ma anche con tanto simpatico umorismo.
Il libretto è una serie di racconti ed episodi briosi, spiritosi ma anche molto realistici ed attuali; rappresentano infatti lo specchio di quanto quasi ogni sera accade nei campetti di periferia o dei patronati ( oratori si chiamano oggi) e si legge d’un solo fiato tra un velo di nostalgia per il tempo velocemente trascorso e con esso la felice e spensierata età giovanile che ha lasciato il posto alle preoccupazioni, ai gravosi impegni di famiglia, al lavoro spesso duro e poco gratificante di ogni giorno.
A chi ha trascorso come me molti anni sui campi e campetti di calcio e conosce molto bene questo ambiente, ne consiglio la lettura che lo porterà a tuffarsi nel passato, sicuramente con molti rimpianti ma anche con malcelato orgoglio e la convinzione di non aver sprecato invano del tempo prezioso ma di aver acquisito un grande bagaglio di esperienza, di valori umani e morali che gli torneranno utili per il resto della loro vita.

Vitaliano Spiezia