Inizio con la Cappadocia, perchè non è facile togliersela dalla mente. L’avevo vista una trentina d’anni fa quando era ancora poco conosciuta e limitati erano i luoghi che si potevano visitare. Sono tornata da qualche giorno da questo posto favoloso, unico al mondo, che nel 1985 l’UNESCO ha incluso nella lista dei siti patrimonio dell’Umanità, e che i turchi hanno pensato bene di valorizzare con buoni alberghi, ristoranti tipici in cava, posti di ristoro e punti panoramici.
I nostri incontri di lavoro per il progetto Europeo HIHTAST (Hand in Hand to a social tomorrow) che dura un paio d’anni 2013/2014 e che vede coinvolti Italia, Belgio, Olanda, Inghilterra, Portogallo e Turchia, si sono svolti in un albergo di Ankara e in una scuola di Sincan. Una calorosa accoglienza da parte del gruppo di insegnanti turchi che hanno organizzato un pranzo preparato da loro stessi per meglio conoscere la loro cucina. Una breve visita anche alla città antica di Ankara e naturalmente al Mausoleo di Ataturk.
Alla fine dei lavori non abbiamo potuto rinunciare ad un tour in Cappadocia accompagnati dal prof. Mahmet, la nostra guida parlante inglese che ci ha seguiti durante tutta la nostra permanenza in Turchia.
La Cappadocia (Kapadokya in turco) significa “Terra dei bei cavalli” ed è una regione storica dell’Anatolia, un tempo ubicata nell’area corrispondente all’attuale Turchia centrale.
La formazione geologica tipica, un tufo calcareo, ha subito l’erosione dei vulcani, l’azione del vento e dell’acqua per milioni di anni acquisendo forme insolite ed è abbastanza tenero da consentire all’uomo di costruire le sue abitazioni ricavandole dalla roccia. In questo modo i suoi paesaggi lunari sono pieni di cavità e grotte, sia naturali che artificiali, molte delle quali continuano ad essere frequentate e abitate ancora oggi. Città sotterranee con fori d’aerazione, stalle, forni, pozzi d’acqua e tutto quanto fosse necessario ad ospitare una popolazione che poteva arrivare fino a 20.000 abitanti.
Aksaray, Nevsehir, Urgup, Goreme, e tante altre località spuntano su questa regione ad un’altitudine di 1000-1200 m, ognuna con un suo paesaggio caratteristico ( camini di fata, funghi, coni, ecc.) che lasciano incantati i visitatori da tutto il mondo.
Molto importante il Salt Lake (lago salato) che ci ha accompagnato per molti chilometri nel nostro tragitto da Ankara a Urgup.
Giancarla
Complimenti per la ‘cronaca’, puntuale ed esplicativa, come, ormai, ci hai abituato.
Però il pezzo forte sono le foto! Anche quelle ‘culinarie’!
Spero che ce ne mostrerai delle altre con i tuoi commenti nei ‘giovedì culturali’
Paolo