GIOVINEZZA

Vuoi cantar la giovinezza?

Fallo pure se sei all’altezza,

che la vita va avanti ancora

anche se canti meno di allora.

Di tempo c’è né abbastanza

per cantar in coro com’è l’usanza.

Dentro il bagno o la doccia

si eleva al cielo come una roccia

la voce del giusto che prima piano

poi sempre più forte arriva lontano.

Sembran felici e senza speme

chi a cantar dimentica le pene.

Gli ho visti una mattina presto

partir con la casacca, caricando il resto

tranquillamente, che alla voce

sempre allenata non nuoce.

Non si perde nessun cantante

a sera di vino abbondante.

Solitamente son cori alpini

sempre belli senza confini,

sembran preghiere dalla trincea

avanti tutta ch’è ancora più bea.

A volte c’è anche il cannone

allora interviene il bombardone.

E per finire con commoventi rime,

cantano Il Signore delle cime.

                             Ceronte

    (Gennaio 2019)