” Il sole 24 ore”La ricerca ha preso in esame un campione significativo di 800 individui fra i 25 e i 60 anni e ha messo innanzitutto in evidenza come il 25,9% di questi sia stato esposto a una potenziale frode di identità nel corso dell’ultimo anno. Clonazione della carta credito o della tessera bancomat, addebiti per prodotti e servizi anche via internet non richiesti, inconsapevoli adesioni a contratti per via telematica o telefonica: questi i principali “incidenti” in cui sono intercorsi una buona fetta di italiani nel recente passato. Non esiste però, questo un altro punto spesso ignorato e invece sottolineato nello studio, una sola tipologia di furto di identità, ma ben cinque, dal business/commerciale al finanziario, dalla clonazione ai dati sensibili in generale fino all’azione criminale vera e propria.