Perché non ci sei oggi,
amica mia?
Il mondo è spento senza te.
Vedo colombi e tortore
dalla mia finestra socchiusa
e mi domando perché strillano tanto
se io oggi….. non ci sono.
Perché le rondini
guizzano veloci senza pause,
senza scopo, senza di me?
Perché il vento ninnola le foglie
e le accompagna dolcemente a terra,
se poi il passo le schiaccia?
Perché guardo l’orologio e aspetto?
Guardo il dorso dei libri
che vogliono essere letti e non li vedo?
Avvolto nella mia amarezza
non sento la musica spandersi per l’aria,
inutilmente suonata.
Perché sono così solo senza te?
Vedo solo vecchi piegati e tristi
e io con loro.
Ma tu dove sei amica mia?
Perché hai lasciato il mio cuore
in questa grigia malinconia?
Guardo la briosa gente
e non ricambio il riso.
Non posso senza te.
Mi sento osservato, strano;
cosa c’è nel mio viso oggi diverso di ieri?
Ora lo so.
Mi manchi tu mia diletta.
Tu, che inconsapevolmente
mi gonfi l’anima
dei più teneri caldi baci
che io gelosamente conservo.
Tu, cara dolce fanciulla
che oggi ti sei nascosta
per farmi sentire domani
la gioia del ritorno.
E da domani,
forse sarai con me per sempre.
Tu sei “Fantasia” e fa parte di te la burla
e la finzione, il buonumore,
la baldoria e la letizia.
Però torna veloce,
vuota e incolore è la vita senza te,
fantasiosa, giovane amica mia.
Ceronte