DOLCI LABBRA
Avevo paura dell’amore, quando ti vidi:
dentro di me c’era il silenzio del cuore
che non voleva più parlare a nessuno;
ma ecco tu mi sorridi, fra le labbra,
nel candore dei tuoi denti
con la dolcezza dei tuoi occhi attenti
a scrutare nel mio viso
ogni segno di emozione.
Poi la musica col suo magico canto
Risveglia, come fresca rugiada,
i palpiti sopiti
e lentamente nelle tue braccia ritrovo
il perduto incanto.
E d’un tratto tutto riprende vita intorno a me:
il fascino antico ritrova arcane armonie, e vince.
Intanto balliamo e il ritmo ci culla e ci avvince
E sull’onda delle tue parole dolcissime,
il cuore ritrova battiti frequenti
e rinnova l’illusione antica:
Oh, la tua tenerezza, aurora dell’Amore
insensibilmente nel mio cuore si fa strada e lo acquieta…
Oramai gli argini sono rotti
e nella penombra magica di una tepida sera d’agosto
fiorisce il primo bacio!
Oh dolci, dolci labbra, tenere e ardenti, delicate
e quasi esitanti
cosa dice il vostro morbido contatto
in queste tenebre voluttuose che ci avvolgono?
Ancora non lo so, ma lo scoprirò presto:
(ed ho sempre tanta paura!…)
E infine rotti gli indugi,
dissetando la mia arsura
nella passione delle tue braccia,
ritrovo l’illusione cui avevo giurato guerra
e senza più resistenza,
all’onda che rimonta
mi abbandono inebriata.
Nina Sforza
Boario, agosto 1989