Amburgo luglio-agosto 2013 100

La nascita del mio secondo nipote, Alessandro, mi ha dato lo spunto per scrivere queste righe.

Sono ‘pensate’ che ho fatto vedendo crescere Leonardo in questi suoi primi due anni di vita.

I cuccioli di uomo, e anche di donna, sono esseri semplici, spontanei, istintivi che non hanno ancora nessuna capacità di autonomia per cui si affidano in tutto e per tutto alle persone con cui riescono a creare un sentimento di empatia, di cui si fidano ed a cui si affidano completamente, indipendentemente dal fatto che queste persone siano belle o brutte, giovani o vecchie, sane o con handicapp, indipendentemente dal colore della pelle o dalla lingue che parlano, tanto i cuccioli si esprimono con lo sguardo, con il pianto o con il riso e capiscono dallo sguardo e dal tono della voce, il senso delle parole viene con il tempo un po alla volta.

L’interazione con il prossimo si basa quasi esclusivamente sulle sensazioni e loro, non avendo ancora nessuna esperienza di vita, le percepiscono a livello epidermico come così pure con i sentimenti che ricambiano spontaneamente e senza la necessità di alcun incentivo ma solo per il semplice fatto che percepiscono i sentimenti e le sensazioni di chi gli sta vicino quasi con un istinto …… animalesco. A me fanno venire in mente (senza offesa per nessuno) i cani. i quali si danno in tutto e per tutto al ‘padrone’ o alla sua famiglia senza chiedere nulla in cambia se non una carezza o un boccone, e così i bambini in tenera età si accontentano di un bacio, di una coccola, siamo poi noi che cominciamo a coprirli di regali, giocattoli e peluche, dopo di che loro capiscono subito come va il mondo.

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Paolo Vianello