Cronaca di un memorabile viaggio-vacanza

Berlino vedute

(sesto capitolo)

Da Berlino a casa

Dovevamo percorrere 1.200 Km., di cui circa 260 nella DDR, tutti in autostrada, con una tappa a Monaco: in due giorni saremmo arrivati ad Arona.

L’autostrada che da Berlino ci avrebbe portato direttamente verso sud era in condizioni sufficientemente buone e per un lungo tratto attraversa la pianura del Brandenburgo. Viaggiamo tranquillamente pur avendo molta attenzione alla segnalazione stradale e questo ci permette di osservare villaggi e fattorie in mezzo a campi ben curati o recinti per gli animali al pascolo in un ambiente tipico dell’Europa del nord. Normalmente in ogni paese dove siamo stati mi sono sempre adeguato alle abitudini ed al modo di comportarsi locali ma qui diversamente di altre parti la gente guidava con esagerata ed incomprensibile circospezione. Tutto fu chiaro quando, percorrendo un tratto di foresta, notiamo un’auto della polizia parzialmente coperta con un telo mimetico. Dopo un paio di Km. la strada si ridusse ad una corsia e si dovette ridurre al massimo la velocità per entrare in un piazzale dove alcune automobili venivano fermate dalla polizia, evidentemente erano state segnalate dai colleghi nascosti tra le piante.

Superato tranquillamente il posto di blocco, percorriamo ancora diversi Km. immersi nel verde della foresta: il panorama era ancora quello precedentemente descritto con la differenza però che all’orizzonte una fitta nebbia rossastra saliva fino ad oscurare il sole. Ci trovavamo in corrispondenza del raccordo per Lipsia, al centro del più grande bacino industriale della Germania-est. Dal grande numero di ciminiere che si intravedevano attraverso la nebbia, usciva una enorme quantità di fumo rossastro; evidentemente erano acciaierie.

In seguito sempre in autostrada, percorriamo un territorio in cui si alternano campi e foreste e passiamo il confine senza problemi. Dal confine fino a Monaco il viaggio diventa più gradevole sia per il senso di libertà (l’atmosfera poliziesca nella DDR era psicologicamente molto pesante) sia per le buone condizioni dell’autostrada che in quella parte della Germania attraversava, tra l’altro, anche due grandi parchi naturali: il Frankenvald fino a Bayreuth ed il Frank Schweiz Park fino quasi alle porte di Norinberga, quindi Monaco di Baviera.

Stanchi e affamati sistemiamo la roulotte in un campeggio in periferia per poi recarci subito all’appuntamento con un bel piatto di “Choucroute” e tanta birra in una della più note birrerie di Monaco. Qualcuno potrebbe domandarsi come avremmo potuto dormire dopo una cena a base di salsicce, carne di maiale e crauti: posso assicurare che la stanchezza e la birra sono stati un validissimo aiuto.

Al mattino dopo una buona colazione tedesca, partenza verso sud, un’ottantina di Km. ed ecco le alpi con Garmisch Partenkirchen, poi Innsbruck, Brennero e finalmente a casa.

Arona S. Carlone

 

P.S. E Capo Nord ? Questa è un’altra storia. Ci siamo arrivati l’anno dopo in tempo per goderci quel stupendo ed unico spettacolo offerto dal sole che non tramonta ma si abbassa solo all’orizzonte per poi subito risalire.

Fine delle puntate