COME UN FIORE

Era un giorno qualunque

l’altro dì che dalla finestra

contemplavo quel po di verde

che il tenue inverno

quest’anno ha risparmiato.

Il pensiero volava

oltre i confini dell’occhio

e rivedeva quel giocoso volto

che il giorno prima

 con un sorriso m’aveva sedotto.

La sua musicale voce

era stata un balsamo

per l’orecchio mio

dal quotidiano

rumore guasto.

Non sei mai sola

dolcissima Lorenza

Troppi amici aspirano

alla tua contagiosa allegria.

Con fare indifferente

mi sono avvicinato anch’io,

così, senza dir niente.

Mi bastava confondere

il tuo fragrante profumo

 col mio senile effluvio.

Giovane e bella

non mi hai respinto.

Generosamente

hai aperto il cuore

a questo nuovo amico

felice di deporre

ai tuoi piedi

il suo paterno affetto.

                                       Ceronte