2009.09.27 volontariatoSi chiama anche gelotologia, ma è più nota come comicoterapia o clownterapia: non semplice intrattenimento o distrazione, ma un’autentica disciplina per approfondire la relazione tra il fenomeno del ridere e la salute. Una nuova modalità sia di prevenzione che di vera e propria terapia, sorta negli Stati Uniti a partire dagli anni Ottanta e poi approdata anche in Europa e nel resto del mondo. Negli ospedali o nelle residenze assistenziali, nei centri diurni o nelle strutture di riabilitazione per disabili, la “scienza del sorriso” (dal grecoghelos”, che vuol dire “risata”) si basa sugli studi di psico-neuro-endocrino-immunologia (pnei).
Questa terapia speciale, quindi, tende “a ricercare e sperimentare modalità relazionali che, coinvolgendo positivamente l’emotivo della persona, attraverso complessi meccanismi neuro-endocrini, ne migliorino l’equilibrio immunitario da un lato, e le abilità psico-relazionali dall’altro”, spiega “Ridere per vivere”, federazione di associazioni e cooperative sociali. I suoi clown-dottori e i volontari del sorriso sostengono che la comicoterapia sia una modalità efficace di “prevenzione, riabilitazione, terapia e formazione”.

https://www.riderepervivere.it/