giornalismo1E’ una grande soddisfazione vedere come molti soci (qualcuno da lunga data ma soprattutto nuovi)  abbiano voluto imparare ad utilizzare il blog. Si comincia ovviamete con qualche piccolo commento o quache articolo per chi ama scrivere, per arrivare con un po’ di pratica anche all’inserimento di fotografie od altro.

Per ricordarvi che cos’è il blog e la sua storia, trascrivo una breve descrizione  presa da www.iobloggo.com

Giancarla

Cos’è un blog?

Un blog è uno spazio sul web dove poter raccontare storie, esperienze e pensieri, una sorta di diario di bordo che ognuno di noi può “tenere” e condividere con gli altri. L’importante è poter scrivere senza complicazioni tecniche e senza intermediazioni.

Non esistono tematiche prefissate, ognuno scrive liberamente su qualsiasi argomento. Esistono blog di informazione giornalistica, di approfondimento, di pettegolezzi o anche più semplicemente di racconti quotidiani delle proprie esperienze di viaggi, sport, letture, poesie, musica ed altri interessi che scatenano la nostra passione.

Nessuno davvero sa quanti sono oggi, i blogger in Italia: alcuni parlano di poche migliaia. Ma basta dare un’occhiata ai siti personali oltre che alle aree che vengono definite “blog” per capire che sono molte di più le persone che – come si dice – “tengono” un diario sul web. Alcuni famosissimi altri assolutamente sconosciuti. Ad unirli tutti, il desiderio di lasciar traccia di sé e delle proprie idee. Una necessità, quest’ultima, che diventa imprescindibile quando non esistono altri modi per raccontare all’esterno quanto accade intorno a noi. Ecco quindi il diario del giovane iracheno che racconta da Bagdad la guerra sotto casa, o il medico cinese che tiene traccia del progredire della Sars o – più semplicemente – la professionista che usa il suo blog come “rete” per pescare online i pensieri dei suoi amici sparsi per il mondo.

Alla fine si potranno contare i blog più seguiti e quelli più aggiornati, ma l’importante è poter comunicare in un nuovo spazio senza limiti.

 Un po’ di storia

Nasce come un diario intimo, grafica essenziale, poche righe di html e ancor meno visitatori. Correva l’anno 1993 e i navigatori del web – appena “inventato” da Tim Berners-Lee a Ginevra – erano poche centinaia di migliaia in tutto il mondo, perlopiù negli Stati Uniti. Il nome non esisteva, arrivò anni dopo. Ma il “blog” era tutto lì: nelle poesie di alcuni appassionati, negli articoli di tanti, nei racconti minimalisti assai di chi usava la Rete per raccontare e raccontarsi.

Poi, come sempre accade, qualcuno cercò di inquadrare quella passione, definendone innanzitutto il nome: weblog, che nasce dall’unione di web (Rete in inglese) e log (registro, sempre in inglese). Da qui la contrazione: “blog”, appunto. Secondo alcuni il termine è stato inventato nel 1997, ma quello che conta è ricordare il boom dei “diari” online.