Luci ed ombre sulle due squadre padovane impegnate nella IX^ giornata del Campionato Italiano di “Lega Pro”.

Nel pomeriggio, con inizio alle ore 15,00, al “Tombolato” di Cittadella (sono presente anch’io), scendono sul terreno di gioco due tra le più forti ed attrezzate compagini del girone; il Cittadella appunto, e l’Alessandria (nobile decaduta piemontese fortemente determinata a risalire al più presto nelle categorie superiori), per dare vita ad un incontro che si preannuncia spettacolare e dal risultato incerto. E così è stato; tecnica e geometrie lungamente studiate a tavolino ma soprattutto ottimo gioco altamente agonistico, particolarmente dopo il vantaggio conseguito dai padroni di casa che costringeva gli ospiti a scoprirsi nell’intento di conseguire il pareggio, risultato al quale puntavano fin dall’inizio della gara e raggiunto su calcio di rigore, forse un po’ generosamente concesso dall’arbitro. Risultato in bilico fino all’ultimo tanto che la vittoria del Cittadella si è concretizzata a pochi secondi dalla fine quando anche i minuti di recupero concessi (tre), stavano per scadere. L’Alessandria non avrebbe rubato nulla se l’incontro fosse finito sul risultato di 1 a 1 ma non si può certo dire che i padroni di casa, anche se con un pizzico di fortuna in più dalla loro parte, non abbiano meritato il risultato pieno.E così, con questa vittoria hanno riconquistato la vetta della classifica persa nel turno precedente.(Ora sono nuovamente al primo posto con punti 20, davanti a Pavia e Reggiana a 19).

Molto diverso il discorso per quanto riguarda invece il Padova, sconfitto nettamente e senza attenuanti a Pavia. Le cronache parlano di una partita a senso unico, dominata dai lombardi nettamente superiori sia sul piano tecnico che atletico e favoriti dagli innumerevoli e gravi errori dei difensori patavini e dalla scarsa incisività degli spaesati attaccanti.Ora la squadra si trova relegata al decimo posto della classifica a ben otto lunghezze dal Cittadella ed a sette da Pavia e Reggiana; appare purtroppo a questo punto molto improbabile che l’undici di mister Parlato possa aspirare a primeggiare nel girone ma che dovrà piuttosto accontentarsi di disputare un torneo di transizione, rinviando alla prossima stagione il sogno di riassaporare la tanto agognata serie B”.