campionati europei

San Denis – stade de France. Venerdì 10 giugno ore 21,00. Con l’incontro Francia- Romania ha inizio, davanti a ben ottantamila spettatori, il Campionato Europeo di calcio 2016. Se lo contendono  24 tra le migliori squadre del panorama europeo appunto, suddivise in sei gironi, ognuno di quattro squadre. E’ presente anche l’Italia, che dovrà contendere a Belgio, Svezia ed Irlanda, il diritto di accedere agli ottavi, eventualmente poi ai quarti,  alle semifinali e magari alla  “finalissima” per la conquista del titolo, ancora a San Denis, il 10 luglio alle ore 21,00. La  nazionale non è tra le favorite; esse sono Spagna, vincitrice delle ultime due edizioni, Francia, Germania, Inghilterra. 23 sono  i nostri moschettieri, moltissimi dei quali giovani e semisconosciuti al grande pubblico ai quali fanno da “chioccia” i “vecchi” Buffon, attualmente uno dei più grandi, se non il più grande portiere del mondo in attività, gli altri due iuventini Barzagli e Bonucci ed il romanista De Rossi;  tutti guidati dal “vulcanico”  e preparatissimo tecnico Antonio Conte.

L’altra squadra azzurra, quella degli arbitri chiamati a rappresentarci, è composta da cinque internazionali: Nicola Rizzoli, numero uno al mondo, Orsato e Banti, oltre ai due assistenti arbitrali Di Liberatore e Tonolini. Tra i milioni di appassionati  sostenitori dei nostri campioni, c’è molta attesa, mista ad apprensione e la paura di una rapida eliminazione dalla competizione, altissima.

Con questi stati d’animo, si arriva finalmente al 13 giugno, venerdì, ore 21,00. A Lione, stadio da oltre 61.000 spettatori, tutto  esaurito, ci attendono al varco i fortissimi belgi, accreditati come una delle potenziali aspiranti a lottare per la conquista del  titolo europeo Ma in campo succede quello che pochi si aspettavano ma che tantissimi speravano.   Supportati a bordo campo da un “mister” scatenato, sostenuti da tutti i componenti la “panchina”, gli azzurri in campo aggrediscono fin da subito gli avversari che colti di sorpresa stentano ad organizzarsi; subiscono il gioco degli italiani per tutto il primo tempo e nel secondo vengono  quasi umiliati, subendo due magnifiche reti realizzate la prima da Giaccherini e la seconda da Pellè  uscendo così  sconfitti per due a zero. Sull’onda dell’entusiasmo per l’ “impresa” compiuta, il 17 gli italiani incontrano la Svezia. Pur non offrendo un’altra eccezionale prestazione, seppure a fatica e con un po’ di fortuna, l’Italia vince per uno a zero (rete di Eder), si porta al primo posto del girone e conquista con anticipo il diritto a disputare gli ottavi di finale.

Rimane da giocare la terza gara, quella contro l’Irlanda; il risultato non conta e giustamente Conte decide per un massiccio “turn  over” lasciando a riposo ben otto giocatori che erano scesi in campo nelle prime due gare ed inserendo gran parte di quelli destinati alla panchina. Nella gara contro l’Irlanda, (22 giugno), la nazionale non è brillante come in precedenza; pur tuttavia, in quattro occasioni avrebbe meritato il gol che per mera sfortuna non è arrivato mentre a pochi minuti dalla fine arriva quello degli avversari che vincono quindi per uno a zero, anche a  causa di  una  grossolana disattenzione della nostra difesa. Come detto sopra, il risultato  è del tutto  ininfluente e la squadra da subito comincia a pensare ed a prepararsi per affrontare la fortissima Spagna nell’incontro di ottavi, in programma per lunedì 27 c.m. alle ore 18,00, allo stadio di Lione.

Forza azzurri! avete dimostrato che non siete inferiori a nessuno! Contiamo di vedervi guadagnare i quarti di finale!!

Vitaliano Spiezia