L’assemblea del 23 aprile ha visto la partecipazione di un gradissimo numero di soci, che davvero non pensavo. I soliti pochi assenti, forse stanchi di sentire e di vedere vecchie facce. E’ soprattutto per questo che due mandati per un direttivo sono fin troppi. Sono del parere che ci voglia un cambio, che arrivino nuove idee e nuovi stimoli per portare avanti la nostra grande associazione. Intorno al futuro presidente ci dovranno essere dei consiglieri che si prenderanno in carico la responsabilità di condurre ognuno un proprio gruppo sviluppando e portando a termine la propria fetta di impegno assunto.
Più grandi si diventa, più grande diventa la necessità di ampliare le corresponsabilità.
Conto soprattutto sulle nuove leve, sui soci più giovani che forse hanno più coraggio. Le capacità bene o male le abbiamo un po’ tutti, ma ci vuole una buona dose di coraggio per intraprendere alla nostra età un nuovo “mestiere”.
E’ ovvio che il mio grande desidero è che il grande lavoro svolto in questi dieci anni non venga distrutto o che siano fraintesi gli scopi associativi. Danilo ed io continueremo a dare ogni miglior consiglio e sono certa che ad Agorà non mancheranno i meritati successi sia nella nostra Regione che a livello Europeo.
Grazie ancora a tutti per aver partecipato e per aver condiviso il mio futuro progetto organizzativo.
Giancarla
In attesa (forse) della cronaca ‘ufficiale’ dell’assemblea da parte di Giancarla mi permetto di esporre un paio di considerazioni personali.
Di assemblee di Agorà ne ho viste parecchie, anche e non tutte, nei cinque anni in cui sono socio, però quest’ultima è stata, a mio avviso, la più significativa.
In tanto per l’intervento del Prof.Ferro. E’sempre un piacere ascoltare il Professore nei suoi interventi, per il suo modo di parlare e di esporre in modo semplice anche concetti …. ‘alti’, ma questa volta, dopo un excursus sulla storia e l’evoluzione di O.I.C., il Prof.Ferro ci ha illustrato quale sarà la ‘mission’ futura della Fondazione, focalizzata oltre alle attività istituzionali classiche (semplificando: l’assistenza agli anziani più o meno autosufficienti) verso la disabilità in modo particolare con l’obiettivo fare relazionare con il territorio e la società i giovani, ma anche quelli meno, traumatizzati a causa di incidenti vari.
Però, nell’ottica di Agorà, è stato senz’altro molto importante l’intervento di Giancarla, che ha gettato le basi per la futura riorganizzazione del Direttivo Agorà.
Devo ammettere che, personalmente, sarei stato favorevole ad una modifica dello statuto che permettesse a Giancarla di continuare la sua opera come presidente.
La sua presidenza è ed è stata molto significativa, lei ha dato un’impronta molto personale ad Agorà frutto della sua energia, vitalità e della sua rete di relazioni istituzionali ed umane nazionali ed anche estere che non sarà ripetibile.
D’ altra parte Giancarla ha tutto il diritto di farsi da parte e di vivere una vita un pò meno impegnata.
Certo sarà un problema trovare delle alternative ma ….. la vita è piena di problemi anche se, quando si è in pensione, vorremmo averne pochi.
Paolo
Come sempre Paolo è molto attento agli eventi che si riscontrano in associazione, certamente la nostra Presidente ha dato dei consigli molto attenti che rispecchiano anche il mio pensiero, sempre caldeggiato dal tempo della scadenza del mio mandato presidenziale. Questa è la strada che si deve percorrere in futuro. Sarebbe molto auspicabile che i soci che leggono questo articolo, esprimessero le proprie opinioni in proposito.