Dal mensile IL MESSAGGERO DI SANT’ANTONIO di Ottobre, Padre UGO SARTORIO, Direttore dello stesso, NEL SUO EDITORIALE ci trasmette il suo pensiero che inizia così. IMPOSSIBILE DIMENTICARE.

Nel cuore di un’estate torrida e torbida, la politica Italiana ha dato il peggio di sè, lasciando strabigliato il già perplesso popolo Italiano. Nel senso che, se il sospetto nei confronti di una politica poco attenta ai bisogni dei cittadini c’è sempre stato, la distanza, anzi la voragine tra società civile e la politica si è fatta pelese. Conteggio di tranfughi, alleanze mobili, ipotesi di elezioni anticipate, sono stati solo alcuni dei balletti messi in scena  da una classe politica che ormai “balla da sola”, tutta tesa a garantire la sua perpetualità e che per questo non ha nessuna intenzione di cambiare musica.La crisi? Può aspettare. Di più, viene arruolata come buon  argomento per incolpare lo schieramento opposto. Quando riusciremo a credere, allora, che davvero prima viene il Paese e che la politica è servizio ai cittadini? E il bene comune, è e resta un modo di dire tanto elegante quanto fuori moda, o può essere una meta realmente perseguibile?