E’ domenica 6 settembre, sono sola a casa e la musica che sto ascoltando viene disturbata da una voce imperiosa (voce che cambia autore ma mantiene sempre lo stesso tono per niente allegro) di un altoparlante a tutto volume. Abito nelle vicinanze del Prato della Valle, e fanno spesso spettacoli, manifestazioni ecc. Mi affaccio alla finestra vedo passare parecchie persone:” Che strano, sono tutte senza mascherina?” Che ci sarà mai?
La risposta mi viene data dal tg della sera: “I negazionisti del Covid, dopo Roma, Prato della Valle Padova” La notizia viene presentata con immagini piuttosto violente, alcuni giornalisti (in nome della libertà) sono cacciati via e rischiano di essere picchiati. Le mini interviste mi fanno rimanere basita:” Il covid 19 non esiste è tutta una montatura, è un aggressione alla libertà personale ecc.”. La folla è molteplice, viene inquadrato anche qualche bambino. “La cosa non si ferma qui sui social tipo Facebook trovi post dello stesso genere con una frequenza ed una assurdità che mi lascia sempre più allibita. Mi chiedo costantemente ma perché arrivare a negare una cosa così evidente? Cosa mai può accadere dentro l’essere umano? Posso accettare che le notizie allarmanti e martellanti riguardati questa pandemia abbiano sconvolto più o meno tutti. Posso accettare che le parti politiche ne stiano approfittando per fare della pubblicità per le prossime elezioni. Posso accettare che le nazioni stiano facendo la gara per produrre per primo il vaccino per il loro guadagno, Posso accettare e capire la sofferenza della limitazione delle libertà individuale e la sofferenza finanziaria che tutto questo sta provocando ecc. Ma non posso proprio accettare che vengano negate le immagini e le testimonianze delle sofferenze e delle morti che questa pandemia sta causando. Non posso proprio accettare che non si debba accettare di cercare di essere prudenti e di prendere ogni precauzione per non essere contagiati e a nostra volta contagiare altre persone da questo pericoloso virus.
Nella mia semplicità ho pensato che, proprio la paura porti a negare la verità di una realtà per esorcizzarla
Una risposta più chiara l’ho trovata, per caso, questa mattina leggendo la presentazione di un libro: “Cogito ergo soffro” dove viene citato un pensiero di Nietzsche “gli uomini di fronte all’incertezza spesso rendono vera una realtà che sanno essere falsa, poi, agendo in virtù di questa, si convincono della sua effettiva vericidità”