IL TRAMONTO

 

Trastullavo tra le mani

un “liscio coso nero”

e passavo l’oggi e il domani

a cercar in questo micro mistero

qualche cosa di raro o di vero:

Vie, piazze, architetture,

monti, mari, fiumi,

arti antiche e opere future.

Finalmente alzai la vista stanca

e improvviso mi sentii avvolto,

in un’aura irreale quasi bianca

che con viva commozione,

mi attraversava il corpo

vibrante d’emozione.

Un luminoso sole

calato avanti sera,

  sfiorava le aiuole

e rallegrava la terra.

Una meravigliosa

armonia di colori,

aranciati, rossastri, violacei e rosa,

splendenti azzurri e trasparenti vapori,

dipingevano ogni cosa

come elisir di fascinosi incantatori.

Tanto tempo avevo sprecato

digitando questo “coso nero”

e stavo perdendo un tramonto,

bellissimo e tutto vero.

 

                  Ceronte

 (Febbraio 2016)