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Quando, venerdì, Giancarla mi ha telefonato dicendomi che sabato ci sarebbe stato al Talent Lab un evento CoderDojo, ho dato la mia disponibilità a partecipare ma …….. non avevo la più pallida idea di cosa si trattasse, ed anche il nome lo avevo capito male: coverdogo (!)

Per cui sono andato un po su internet per avere un po un’idea di cosa si trattasse, ed ho trovato vari testi tra cui questo che spiega abbastanza di cosa si tratta:

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Coderdojo è un movimento open source, guidato da volontari, che si occupa di creare e organizzare club di programmazione gratuiti e senza scopo di lucro per giovani. Ogni Dojo è condotto secondo il proprio stile, ma tutti condividono la stessa etica.

Nei Dojo, giovani ragazzi tra i 5 e i 17 anni imparano a programmare, sviluppare siti web, apps, giochi e molto altro. I Dojo sono creati, mantenuti e condotti da volontari. Oltre ad imparare a programmare, i membri del Dojo incontrano altre persone con la stessa passione, mostrano su cosa stanno lavorando e così via. CoderDojo rende lo sviluppo e imparare a programmare un’esperienzache spacca, divertente e socializzante.

CoderDojo pone anche un forte accento sul software free e open source e ha una solida rete globale di membri e volontari. CoderDojo ha solo una regola:  “Soprattutto sii in gamba!” (“Above All: Be Cool”), il bullismo, mentire, far perdere tempo e cose così, non è da persone in gamba.

Un po’ di storia

CoderDojo è un movimento fondato da James Whelton e Bill Liao. Tutto è cominciato nella scuola di James Whelton, agli inizi del 2011, quando James riceve un po’ di pubblicità dopo l’hacking dell’iPod Nano e alcuni studenti più giovani manifestano l’interesse ad imparare a programmare. James istituisce un computer club nella sua scuola (Cork PBC), dove inizia ad insegnare le basi di HTML e CSS. Nello stesso anno incontra Bill Liao, un imprenditore e filantropo, interessato a trasformare il progetto in qualcosa di più grande di un semplice incontro doposcuola

Nel giugno 2011 il primo CoderDojo viene lanciato al  National Software Centre della città di Cork ottenendo un grande successo. Il Dojo di Cork vede molte persone viaggiare frequentemente da Dublino per partecipare alle sessioni.  A causa di questa popolarità viene istituito un Dojo a Dublino all’interno del palazzo Montevetro di Google.

Rendere il movimento open source ha portato centinaia di persone a creare altri Dojo in Irlanda e in seguito in tutto il mondo.

Il Dojo di Padova

Nato nel febbraio 2014, il CoderDojo di Padova è stato ospitato principalmente dal Talent Garden Padova e dal Talent Lab Civitas Vitae.
Organizziamo un appuntamento mensile, il sabato dalle 15.00 alle 18.00, per bambini dai 7 ai 12 anni. Fin’ora abbiamo usato prevalentemente Scratch ma stiamo iniziando a sperimentare anche qualcosa di robotica. Siamo sempre in cerca di nuovi mentor per aumentare il numero di partecipanti e per imparare cose nuove.

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Con le idee un po più chiare, assieme a Danilo, Donato e Bruno, sono andato all’evento, che è stato molto interessante.

Ci ha accolti Giulio, che era già al corrente della nostra venuta, ed inoltre conosce Danilo, frequentando la stessa parrocchia, ed è, in pratica, il motore ed il punto di riferimento di questi eventi, e ci spiegato, per sommi capi, comi si sarebbe svolto il pomeriggio.

I bambini – tra i 6/7 anni e i 10/11 – erano circa 20-25 accompagnati da almeno un genitore e tutti muniti per proprio pc, e si sono divisi in due gruppi: uno avrebbe fatto qualcosa con Scratch 2 e l’altro si sarebbe cimentato con dei robotini.

Una volta sistemati i bambini Giovanna (una della mentor) ha intrattenuto noi ed alcuni genitori che sono venuti per la prima volta spiegandoci le finalità di Coderdojo e le modalità di svolgimento degli eventi.

Si tratta di eventi completamente gratuiti che si svolgono una volta al mese in varie location a Padova, anche il TalentLab sembrerebbe la struttura  più adatta e funzionale, gli adulti che organizzano e che seguono in bambini (i mentor) sono volontari, ed i materiali di consumo sono frutti di donazioni, offerte e qualche sponsor.

I ragazzini si sono divertiti molto, e hanno dato una prova di dimestichezza con la tecnologia che sono rimasto senza parole!

Ormai nel futuro conterà sempre di più la tecnologia, ed i ragazzini di adesso hanno la tecnologia in pugno !!

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Paolo