PENSO E SOGNO

 

Non c’è il vuoto

se guardo il cielo lontano

e penso e sogno

senza catene il cervello.

Rivedo la persona amata

sorridente ancora

come era stata.

Su due ruote stretti,

una curvilinea strada

davanti l’occhi

si andava ai verdi prati

di vacanze meritate.

Sembra risentire fragrante

l’odoroso bosco,

anche nell’abbraccio

che finalmente

i cuori si combaciano.

Inconsciamente l’uomo,

rivive nel presente

ricordi di ciò che è stato.

Non saranno

celestiali e serene visioni,

o dure e pesanti

sopportazioni,

a cancellare il passato

e costruire

un futuro già cominciato.

                         Ceronte

  (Agosto 2016)